Differenze tra le versioni di "Gesù"

m (Sostituzione testo - 'Categoria:Divinità Supreme' con '')
Riga 29: Riga 29:
 
[[Categoria:Divinità Maschili]]
 
[[Categoria:Divinità Maschili]]
 
[[Categoria:Divinità]]
 
[[Categoria:Divinità]]
[[Categoria:Divinità Supreme]]
+
 
 
[[Categoria:Indovini&Profeti]]
 
[[Categoria:Indovini&Profeti]]
 
[[Categoria:Resurrezione]]
 
[[Categoria:Resurrezione]]

Versione delle 16:47, 7 nov 2011

Nella mitologia cristiana, il Messia, figlio di Dio e seconda persona della trinità. Particolari della vita di Gesù sono riferiti nei quattro Vangeli del Nuovo Testamento. I primi tre, quelli di Matteo, Marco e Luca, anche se differiscono in alcuni dettagli, narrano in parte gli stessi episodi e perciò sono chiamati sinottici. L'ultimo Vangelo, quello di Giovanni, è completamente diverso dagli altri.
Nel Vangelo secondo Giovanni, Gesù si esprime in termini gnostici, sottolineando la differenza tra coloro che possiedono la luce e coloro che vivono nelle tenebre. Molti studiosi moderni ritengono sia impossibile ricostruire la figura storica di Gesù, dal momento che tutti i documenti sono stati scritti da cristiani per provare che Gesù era il Messia e figlio di Dio.
Nonostante il carattere di Gesù vari nei diversi Vangeli, la Chiesa primitiva iniziò a sottolinearne alcuni aspetti. San Paolo, nel Nuovo Testamento, considera Gesù il mediatore tra Dio e l'uomo.
Dalle epistole di san Paolo, risulta chiaro che il santo non vede Gesù come parte di un piano voluto da Dio. Per Paolo, Gesù fermò la giusta ira di Dio contro l'umanità grazie al suo sacrificio sulla croce.
Ulteriori aspetti della personalità di Gesù sono riferiti negli scritti della Chiesa primitiva non incIusi nel Nuovo Testamento. Sant'Ignazio, vescovo di Antiochia (I secolo) scrive dell'Incarnazione (il termine che indica che Dio si è fatto uomo): «C'è un medico, della carne e dello spirito, generato e non generato, Dio nell'uomo, vera vita nella morte, di Maria e di Dio, superabile e non superabile, Gesù Cristo Nostro Signore». Negli scritti di sant'Ireneo (130-200 ca.), si trova espressa la fede, presente anche nel Vangelo secondo Giovanni, secondo cui Gesù sarebbe esistito come Dio e con Dio prima della creazione del mondo: «Abbiamo dimostrato che il Figlio di Dio non iniziò a esistere. Egli esisteva col Padre da sempre, ma quando si è incarnato e si è fatto uomo, ha riassunto in sé la lunga linea della razza umana, procurandoci cosÌ la salvezza, cosicché potessimo riguadagnare con Gesù Cristo ciò che avevamo perduto con Adamo, cioè l'essere a immagine e somiglianza di Dio». Queste affermazioni sono, però, quelle della chiesa sopravvissuta nel Medioevo, mentre le prime eresie cristiane si estinsero. Da queste, riceviamo un'immagine molto diversa della persona di Gesù. Certe eresie sottolineavano il fatto che Gesù fosse unicamente Dio e avesse assunto forma umana, ma non natura umana. Secondo altre, la morte sulla croce fu solo un'illusione. L'opinione che infine prevalse fu quella che considerava Gesù pienamente umano, come anche pienamente divino. Questa fede fu espressa nel Concilio di Calcedonia (atto v) tenuto ne 1415:

Perciò, seguendo i santi padri, noi tutti unanimemente insegniamo agli uomini a riconoscere un medesimo Figlio, nostro Signore Gesù Cristo, completo nella divinità e al tempo stesso nell'umanità, vero Dio e vero uomo, costituito di un'anima e di un corpo; della stessa sostanza del Padre riguardo alla sua divinità e della stessa nostra sostanza in relazione alla sua umanità; simile a noi sotto tutti i punti di vista, tranne che nel peccato; generato per noi e per la nostra salvezza dalla Vergine Maria, madre di Dio (Theotokos); il medesimo Cristo, Figlio, il Signore, Unigenito, riconosciuto in due nature, senza confusione, senza mutamento, senza divisione, senza separazione; non essendo la distinzione in due nature in alcun modo annullata dall'unione, ma piuttosto le caratteristiche di ciascuna natura, mantenute e riunite a formare una persona e una sostanza, non divisa o separata in due persone, ma il medesimo Figlio e Unigenito, Signore Gesù Cristo; esattamente come i profeti dei tempi antichi ce ne hanno parlato e lo stesso nostro Signore Gesù ci ha insegnato, e il credo dei padri è giunto sino a noi.

I principali avvenimenti narrati dei Vangeli, sono: annunciazione della nascita di Giovanni Battista (Lc 1:5-l3), annunciazione della nascita di Gesù (Lc 1:26-31, Mt 1:18-23), nascita di Giovanni Battista (Lc 1:57-63), nascita di Gesù (Lc 2:1-14), circoncisione di Gesù (Lc 2:21), presentazione al tempio (Lc 2:22), arrivo dei Magi (Mt 2: l), fuga e ritorno dall'Egitto (Mt 2: 13-23), Gesù al tempio (Lc 2:41-50), battesimo di Gesù (Mt 3:l3-17, Mc 1:9-11, Lc 3:21-22), tentazione di Gesù (Mt 4:1-11, Mc 1:12, Lc 4: 1-13), chiamata dei primi discepoli (Mt 4: 18-22, Mc 1:16-20, Lc 5: 1-11, Gv l:35-51), discorso della montagna (Mt 5-7, Lc 6:17-49), primo miracolo a Cana (Gv 2:1-11), Nicodemo incontra Gesù (Gv 3: 1-21), morte di Giovanni Battista (Mt 14:1-12, Mc 6:14-29, Lc 9:7-9), la trasfigurazione (Mt 17:1-8, Mc 9:2-8, Lc 9:28-36), resurrezione di Lazzaro (Gv 11: 1-44), ingresso di Gesù a Gerusalemme (Mt 21:1-11, Mc 11:1-11, Lc 19:28-44, Gv 12-19), purificazione del tempio (Mt 21:12-16, Mc 11:15-19, Lc 19:45-48), l'Ultima Cena (Mt 26: 20-29, Mc 14: 22-25, Lc 22:14-21, Gv 13: 1-12), Gesù lava i piedi ai discepoli (Gv 13:3-14), Gesù nel Getsemani (Mt 26:36-46, Mc 14:32-42, Lc 22:39-46, Gv 18: l), tradimento e arresto di Gesù (Mt 26:47-56, Mc ] 4:43-50, Lc 22:47-54, Gv 18:2), rinnegamento di Pietro (Mt 26:69-75, Mc 14:66-72, Lc 22:54-62, Gv 18:15), Gesù davanti a Pilato (Mt 27:11-14, Mc 15:1-15, Lc 23:1-25, Gv 18:28-40), Gesù schernito (Mt 27:27-31, Mc 15:16-20, Gv 19:2), crocifissione, morte e seppellimento (Mt 27:35-66, Mc 15:24-47, Lc 23:33-56, Gv 19:18-42), resurrezione (Mt 28:1-10, Mc 16:1-14, Lc 24:1-49, Gv 20:1-23).

Gesù nella cultura islamica

Gesù non compare solo nel Nuovo Testamento ma anche nelle leggende islamiche, in cui gli viene accordato lo status di profeta. Nel Corano, libro sacro dell'Islam, Gesù è chiamato Isa (Gesù), Isa il Maryam (Gesù figlio di Maria), Al-Masih (il Messia), Kalimatu'llah (parola di Allah Qaulu 'I-Haqq (parola di verità), Ruhum min 'llah (spirito di Allah), Rasulu 'llah (messaggero Allah), Abdu'llah (servo di Allah), Nabiyu'llah (profeta di Allah).
Episodi della vita di Gesù si ritrovano sparsi po' in tutto il Corano. Gran parte derivano dalle leggende e dai primi scritti cristiani, ma non dal Nuovo Testamento che anzi spesso contraddicono, accordandosi alle varie eresie esistenti al tempo di Maometto. Maometto conobbe forse parte dei racconti in forma orale.
L'Islam crede alla nascita di Gesù da una madre vergine. L'Annunciazione e la Natività sono narrate nella sura 19.
Maometto credeva, come anche molte sette eretiche cristiane, che Gesù non fosse stato crocifisso ma che Giuda ne avesse preso il posto sulla croce oppure che Gesù fosse solo apparentemente su essa (sura 4).
Nonostante Gesù sia altamente lodato dall'Islam, il Corano afferma chiaramente che egli non è Dio: «Allah non poteva prendere un figlio» (sura 19) e nella sura 5 è scritto: «Il Messia, il figlio di Maria, è solo un profeta».