Gano

SCHEDA
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IDENTITÀ
Nome orig.: -
Altri nomi: Ganelon, Ganelone
Etimologia: -
Sesso: Maschio
Genitori: [[{{{padre1}}}]] e [[{{{madre1}}}]]
oppure [[{{{padre2}}}]] e [[{{{madre2}}}]]
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oppure [[{{{padre4}}}]] e [[{{{madre4}}}]]
Fratelli/Sorelle:
Fratellastri e/o
Sorellastre:
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LOCALIZZAZIONE
Sezione: Mitologia Medievale
Continente: Europa
Area: Europa Centrale
Paese: Francia
Regione: [[{{{regione}}}]]
Provincia: [[{{{provincia}}}]]
Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: Ciclo Carolingio
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Umani
Sottotipologia: Guerrieri
Specificità: Cavalieri
Subspecifica: -
CARATTERI
Aspetto: Antropomorfo
Indole: Malevola
Elemento:
Habitat:
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE

Gano o Ganelone di Maganza (Ganelon in lingua d'oil) è uno dei personaggi che appartiene al poema Chanson de Roland. Gano è colui che sposa Berta (madre di Orlando e sorella di Carlo Magno), dopo che il marito Milone era stato ucciso dai Saraceni, diventando quindi il patrigno dell'eroe.

Il tradimento[modifica]

Pur essendo uno dei paladini del re, Gano tradisce la propria patria svelando ai Saraceni il modo per cogliere di sorpresa a Roncisvalle la retroguardia franca di ritorno dalla Spagna. A capo di essa c'è Orlando, suo figliastro e oggetto di odio, che esita a suonare l'Olifante per chiedere soccorso, causando così la morte dei suoi compagni e propria.

La morte[modifica]

La retroguardia viene sconfitta, ma Gano avrà una punizione orribile per il suo tradimento: egli infatti viene squartato vivo e i suoi resti bruciati e sparsi al vento.

BIBLIOGRAFIA[modifica]

Fonti[modifica]