Ganimede

Il più giovane dei figli di Troo, del quale pasceva gli armenti. Quando Zeus rapì, trasformandosi in aquila, il bel Ganimede per renderlo immortale e farne il coppiere degli dèi nell'Olimpo, suo padre Troo cadde nella disperazione, non sapendo dove si trovasse suo figlio. Allora Zeus inviò Ermes a spiegare tutta la faccenda a Troo - assicurandogli che Ganimede ormai avrebbe vissuto tra gli dèi - e gli regalò due splendide cavalle immortali, per compensarlo della privazione del figlio. Troo era il nonno di Laomedonte (padre di suo padre Ilo), e quindi le cavalle giunsero in suo possesso. Secondo una variante Ganimede non ottenne l'immortalità, e quando morì venne trasformato nella costellazione dell'Acquario.
Il suo nome latino era Catamito.