Differenze tra le versioni di "Fineo (1)"

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Re di [[Salmidesso]], nella [[Tracia]], venne privato dagli dèi della vista per avere, a sua volta, accecato i figli in seguito a una falsa accusa rivolta loro dalla matrigna [[Idea]]. Divenne un famoso indovino. Fu perseguitato dalle [[Arpie]] che a ogni pasto gli strappavano il cibo di bocca e insozzavano la tavola con i loro escrementi. Era [[Zeus]] a inviarle, perché Fineo aveva osato svelare ai mortali il sacro pensiero del signore dell'[[Olimpo]]. A liberarlo dai mostri furono gli [[Argonauti]].
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Re di [[Salmidesso]], nella [[Tracia]], venne privato dagli dèi della vista per avere, a sua volta, accecato i figli in seguito a una falsa accusa rivolta loro dalla matrigna [[Idotea]]. Divenne un famoso indovino. Fu perseguitato dalle [[Arpie]] che a ogni pasto gli strappavano il cibo di bocca e insozzavano la tavola con i loro escrementi. Era [[Zeus]] a inviarle, perché Fineo aveva osato svelare ai mortali il sacro pensiero del signore dell'[[Olimpo]]. A liberarlo dai mostri furono gli [[Argonauti]].
  
 
[[Categoria:Mitologia Greca]]
 
[[Categoria:Mitologia Greca]]
 
[[Categoria:Punizione Divina]]
 
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Versione delle 19:39, 25 mag 2009

Re di Salmidesso, nella Tracia, venne privato dagli dèi della vista per avere, a sua volta, accecato i figli in seguito a una falsa accusa rivolta loro dalla matrigna Idotea. Divenne un famoso indovino. Fu perseguitato dalle Arpie che a ogni pasto gli strappavano il cibo di bocca e insozzavano la tavola con i loro escrementi. Era Zeus a inviarle, perché Fineo aveva osato svelare ai mortali il sacro pensiero del signore dell'Olimpo. A liberarlo dai mostri furono gli Argonauti.