Filottete

Figlio di Peante e Metone (o Demomassa), cui Eracle affidò il suo arco e le frecce avvelenate. Il mito di Filottete, nelle sue molteplici versioni, è strettamente legato alle vicende della guerra di Troia. Alla guida di sette navi, si unì alla spedizione. Morso a un piede da un serpente durante un sacrificio, a causa dell’aggravarsi della ferita, che si era infettata ed emanava un puzzo insopportabile, venne abbandonato dagli achei nell’isola di Lemno. Qui rimase dieci anni, finché i compagni vennero a riprenderlo, seguendo l'oracolo secondo cui la presenza di Filottete sarebbe risultata decisiva per le sorti della guerra. Giunto a Troia, uccise Paride con una freccia, colpendolo all’inguine (e con un'altra lo accecò) poco prima della caduta della città. Dopo la distruzione di Troia avrebbe fondato alcune colonie in Italia. La leggenda di Filottete, conobbe numerose elaborazioni, tra le quali quelle di Omero, Eschilo, Sofocle ed Euripide.