Differenze tra le versioni di "Fereclo"

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Giovane troiano vissuto ai tempi di re [[Priamo]], fu architetto come il padre [[Tettone]] e il nonno. Progettò per il principe [[Paride]], di cui era amico, la splendida flotta con cui questi si recò a [[Sparta]] per rapirvi [[Elena]]. In proposito Fereclo si era rivolto a un oracolo, che aveva profetizzato conseguenze disastrose per tutti i troiani; ma stoltamente decise di non tenerne conto. Fu la sua rovina e quella della città: dopo il ratto, infatti, [[Troia]] venne assediata dai Greci, e Fereclo morì in una delle tante battaglie, colpito all'inguine da [[Merione]].
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== Interpretazione ==
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La morte di Fereclo risulta indubbiamente molto poco epica, con l'arma nemica che penetra nelle parti basse, facendo cadere il giovane guerriero in ginocchio: essa appare come il giusto castigo per uno dei massimi responsabili della guerra di Troia.
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Versione delle 18:05, 2 nov 2019

SCHEDA
Noimage.jpg
IDENTITÀ
Nome orig.: -
Altri nomi: -
Etimologia: -
Sesso: Maschio
Genitori: [[{{{padre1}}}]] e [[{{{madre1}}}]]
oppure [[{{{padre2}}}]] e [[{{{madre2}}}]]
oppure [[{{{padre3}}}]] e [[{{{madre3}}}]]
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LOCALIZZAZIONE
Sezione: Mitologia Classica
Continente: Europa
Area: Mediterraneo
Paese: Grecia
Regione: [[{{{regione}}}]]
Provincia: [[{{{provincia}}}]]
Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: Greci
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Umani
Sottotipologia: Artisti
Specificità: Architetti
Subspecifica: [[:Elenchi:{{{sub}}}|{{{sub}}}]]
CARATTERI
Aspetto: Antropomorfo
Indole: Malevola
Elemento:
Habitat:
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE


Giovane troiano vissuto ai tempi di re Priamo, fu architetto come il padre Tettone e il nonno.

La morte

Fereclo progettò per il principe Paride, di cui era amico, la splendida flotta con cui questi si recò a Sparta per rapirvi Elena. In proposito il giovane si era rivolto a un oracolo, che profetizzò conseguenze disastrose per tutti i troiani; ma stoltamente egli decise di non tenerne conto. Fu la sua rovina e quella della città: dopo il ratto, infatti, Troia venne assediata dai Greci, e Fereclo morì in una delle tante battaglie, colpito a una natica dalla lancia di Merione, mentre tentava di fuggire.


Prole del fabbro Armónide, Fereclo
Da Merïon fu spento. Era costui
Per tutte guise di lavori industri
Maraviglioso, e a Pallade Minerva
Caramente diletto. Opra fur sua
Di Paride le navi, onde principio
Ebbe il danno de’ Teucri, e di lui stesso,
Perchè i decreti degli Dei non seppe.
L’inseguì, lo raggiunse, lo percosse
Nel destro clune Merïone, e sotto
L’osso vêr la vescica uscì la punta.
Gli mancâr le ginocchia, e guaiolando
E cadendo il coprì di morte il velo.

(Omero, Iliade)

Interpretazione

La morte di Fereclo risulta indubbiamente molto poco epica, con l'arma nemica che penetra nelle parti basse, facendo cadere il giovane guerriero in ginocchio: essa appare come il giusto castigo per uno dei massimi responsabili della guerra di Troia.

BIBLIOGRAFIA

Fonti Antiche

Fonti Moderne


Titolo Autore Anno
Dizionario di Mitologia Ferrari, Anna 1999
Dizionario di Mitologia Classica. Dèi, eroi, feste Biondetti, Luisa 1997