Differenze tra le versioni di "Fado"
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Giovane guerriero [[rutulo]] dell'esercito di [[Turno]], che partecipò alla guerra contro [[Enea]], fu uno dei 1.400 scelti dal re per l'assedio della cittadella nemica: venne ucciso nel sonno da [[Eurialo (1)|Eurialo]]. | Giovane guerriero [[rutulo]] dell'esercito di [[Turno]], che partecipò alla guerra contro [[Enea]], fu uno dei 1.400 scelti dal re per l'assedio della cittadella nemica: venne ucciso nel sonno da [[Eurialo (1)|Eurialo]]. | ||
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+ | <poem> ''Eurialo non meno fa strage: anch'egli furibondo'' | ||
+ | ''s'infiamma e, dove trova, si sfoga su umili nemici senza nome,'' | ||
+ | ''Fado ed Erbeso, Reto, ed Abari, inconsci della morte.'' | ||
+ | ''Solo Reto vegliava e vedeva la strage; tremebondo'' | ||
+ | ''s'era nascosto dietro un grosso cratere; mentre si drizza'' | ||
+ | ''a pochi passi Eurialo in pieno petto gli immerge '' | ||
+ | ''la spada fino all'elsa; dalla mortale ferita la ritrasse.'' | ||
+ | ''Reto esala la vita con un fiotto di sangue e rigetta morendo,'' | ||
+ | ''misto a sangue, vino'' </poem> | ||
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+ | (Virgilio, ''Eneide'') | ||
== Interpretazione == | == Interpretazione == |
Versione delle 14:59, 18 mar 2013
Giovane guerriero rutulo dell'esercito di Turno, che partecipò alla guerra contro Enea, fu uno dei 1.400 scelti dal re per l'assedio della cittadella nemica: venne ucciso nel sonno da Eurialo.
Eurialo non meno fa strage: anch'egli furibondo
s'infiamma e, dove trova, si sfoga su umili nemici senza nome,
Fado ed Erbeso, Reto, ed Abari, inconsci della morte.
Solo Reto vegliava e vedeva la strage; tremebondo
s'era nascosto dietro un grosso cratere; mentre si drizza
a pochi passi Eurialo in pieno petto gli immerge
la spada fino all'elsa; dalla mortale ferita la ritrasse.
Reto esala la vita con un fiotto di sangue e rigetta morendo,
misto a sangue, vino
(Virgilio, Eneide)
Interpretazione
Da un'analisa accurata del nono libro dell'Eneide, sembrerebbe che Fado non muoia all'istante. Nel passo che descrive il ritrovamento dei Rutuli uccisi nel sonno da Eurialo e Niso, si dice che alcuni di essi sono ancora vivi, benché ormai agonizzanti: i soldati in questione sono con ogni probabilità tre delle vittime di Eurialo, ovvero Abari, Erbeso, Fado, che il giovane troiano aveva assalito in maniera piuttosto goffa (il verbo è un generico subit); non la quarta, Reto, la cui anima Virgilio aveva già detto uscita dal corpo, né tantomeno i guerrieri sorpresi da Niso, tutti sgozzati o decapitati.