Evante (1)

Troiano che sopravvisse alla caduta della sua città: seguì Enea nel Lazio, dove morì nella guerra contro le popolazioni locali per mano di Mezenzio, che gli recise una gamba con un colpo di spada, con conseguente dissanguamento: il tiranno etrusco eliminò allo stesso modo altri due troiani, Palmo e Mimante. A volte è chiamato Euante.

Interpretazione

Interessante notare come nella descrizione delle uccisioni di Evante e Mimante il poeta faccia uso della doppia negazione nec non, con valore affermativo, cui Virgilio sottintende l'ultima azione della scena di sangue precedente, ovvero l'allontanarsi di Mezenzio da Palmo amputato (verbo latino sinit).