Differenze tra le versioni di "Europa (1)"

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=== La figura di Europa nella letteratura postclassica ===
 
=== La figura di Europa nella letteratura postclassica ===
 
*Giovanni Boccaccio, ''De mulieribus claris'', raccolta di biografie.
 
*Giovanni Boccaccio, ''De mulieribus claris'', raccolta di biografie.
 
  
 
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Immagine:K1.10Zeus.jpg|<center>Asteas, ''Europa e Zeus sottoforma di toro'', ceramica a figure rosse, 340 a.C., Paul Getty Museum
 
Immagine:K1.10Zeus.jpg|<center>Asteas, ''Europa e Zeus sottoforma di toro'', ceramica a figure rosse, 340 a.C., Paul Getty Museum
 
Immagine:K1.13Zeus.jpg|<center>Pittore di Berlino, ''Europa e Zeus sottoforma di toro'', ceramica attica a figure rosse, Museo Nazionale di Tarquinia
 
Immagine:K1.13Zeus.jpg|<center>Pittore di Berlino, ''Europa e Zeus sottoforma di toro'', ceramica attica a figure rosse, Museo Nazionale di Tarquinia

Versione delle 19:09, 1 dic 2012

Bellissima principessa fenicia, figlia di Agenore e di Telefassa. La giovane donna si recava spesso con le sue coetanee, sulle rive del mare per bagnarsi o per intrecciare ghirlande di fiori. Zeus dall'alto la vide e se ne innamorò, scese dall'Olimpo e per non intimorire la ragazza si mutò in uno splendido toro bianco, mettendosi a pascolare. Vedendolo mansueto, Europa si avvicinò senza timore e si mise ad accarezzarlo, poi per gioco gli salì in groppa. Allora il toro si mise a correre verso il mare e sempre sul mare sul quale galoppava come se fosse sulla sabbia, il toro si diresse sull'isola di Creta. Dopo diverso tempo, giunto sull'isola, il toro si fermò all'ombra di un'albero e prese le sue sembianze divine, facendo sua la bella Europa che generò Minosse, Radamanto e Sarpedonte.

Riferimenti letterari

La figura di Europa nella letteratura postclassica

  • Giovanni Boccaccio, De mulieribus claris, raccolta di biografie.

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