Eurialo (1)

Versione del 18 mar 2013 alle 15:49 di 79.27.12.158 (discussione) (La morte)

Giovinetto troiano molto avvenente, figlio di Ofelte e di una lontana parente di Priamo, che lo generarono pochi anni prima della guerra di Troia; fu compagno di Enea durante l'esilio e amico inseparabile di Niso, che l'aveva messo in salvo quando la città venne presa dagli Achei. Partecipò ai giochi funebri in onore di Anchise e vi vinse la gara di corsa, potendo approfittare dello sgambettamento che Salio subì ad opera di Niso.

La morte

Nella guerra troiano-italica l'amicizia dei due giovani arrivò all'estremo sacrificio. Eurialo e Niso attraversarono il campo dei Rutuli, per portare un messaggio ad Enea che si trovava a Pallanteo. Dopo aver fatto una strage di nemici, colti nel sonno, all'alba furono inseguiti da un gruppo di Rutuli capeggiati da Volcente. Niso riuscì a sfuggire al nemico, ma Eurialo venne colpito mortalmente. Il compagno lo vendicò, ammazzando Volcente, ma trovò egli stesso la morte subito dopo. Ai cadaveri dei due giovani furono recise le teste, issate quindi su lance; e con queste mutilazioni vennero restituiti ai Troiani.


 Mentre cosí dicea, Volscente il colpo
già con gran forza spinto, il bianco petto
del giovine trafisse. E già morendo
Eurïalo cadea, di sangue asperso
le belle membra, e rovesciato il collo,
qual reciso dal vomero languisce
purpureo fiore, o di rugiada pregno
papavero ch'a terra il capo inchina.

(Virgilio, Eneide)

Vittime di Eurialo