Differenze tra le versioni di "Esione (1)"

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Versione delle 16:33, 14 nov 2011

Figlia di Laomedonte, re di Troia. Quando Zeus si accorse della congiura fattagli da Era, Apollo e Poseidone, per punirli li mandò a servire Laomedonte. Apollo fu incaricato di pascere le mandrie del re, mentre a Poseidone spettò il gravoso carico di costruire le mura di Troia. Siccome il compito era molto pesante gli andarono in aiuto Apollo e Eaco, re dei Mirmidoni: la parte di mura costruite da quest'ultimo non si mostrò resistente come quella costruita dai due dèi; infatti quando i Greci presero d'assalto Troia quella fu la parte che crollò. Si intende che prima di iniziare quei lavori servili, Apollo e Poseidone avevano pattuito con Laomedonte un compenso, e il re fu molto generoso nelle promesse, ma quando fu il momento di pagare, Laomedonte sostenne che non gli doveva nulla e che lui non aveva promesso nulla. Apollo, che era molto vendicativo, salì sul colle che sovrastava la città e col suo arco d'argento fece piovere su Troia delle frecce che scatenarono una pestilenza. Dal canto suo Poseidone, sbattendo il suo tridente fece nascere dal mare un orribile drago che divorava tutte le messi e gli uomini che incontrava. I Troiani, interrogato l'oracolo di Delfi, appresero che il re Laomedonte, colpevole di spergiuro, per placare i due dèi doveva sacrificare la bellissima figlia Esione. Si può immaginare il dolore del povero padre che cercava di salvare la figlia, ma il popolo intero pretese che il re obbedisse per la salvezza del popolo. La povera Esione fu perciò esposta incatenata sulla riva del mare. La fortuna volle che si trovava a passare di là Eracle che vedendo la ragazza le si avvicina e così viene informato di quanto era accaduto. Certamente Eracle non poteva permettere che una innocente pagasse le colpe altrui e poi lui era votato a distruggere tutti mostri. Intanto Laomedonte promise ad Eracle due splendidi cavalli bianchi per la salvezza della figlia. Eracle si appostò presso la ragazza, aspettò il drago e non appena lo vide lo uccise. Laomedonte dalle esperienze precedenti non aveva imparato nulla, infatti negò il compenso all'eroe che, irato, uccise il re e tre dei suoi figli maschi: tra i principi supersititi ci fu Podarce in quanto Esione scongiurò Eracle affinchè lo risparmiasse. Da allora Podarce venne chiamato Priamo, il riscattato.