Differenze tra le versioni di "Esione (1)"

(Una versione intermedia di uno stesso utente non è mostrata)
Riga 1: Riga 1:
 +
{{Voce
 +
|anagrafica= SCHEDA ANAGRAFICA
 +
|nome originale=-
 +
|altri nomi=-
 +
|immagine=[[Immagine:Noimage.jpg|200px]]
 +
|etimo=-
 +
|sesso=Femmina
 +
|sezione=Mitologia Classica
 +
|continente=Europa
 +
|area=Mediterraneo
 +
|paese=Grecia
 +
|origine=Greci
 +
|tipologia=Umani
 +
|sottotipologia=Nobili
 +
|specificità=Principi
 +
|indole=Benevola
 +
|aspetto=Antropomorfo
 +
|animali=-
 +
|piante=-
 +
|attributi=-
 +
|elemento=-
 +
|habitat=-
 +
|ambiti=[[Elenchi:Sacrificio|Sacrificio]]
 +
}}
 +
 
Figlia di [[Laomedonte]], re di [[Troia]]. Quando [[Zeus]] si accorse della congiura fattagli da [[Era]], [[Apollo]] e [[Poseidone]], per punirli li mandò a servire [[Laomedonte]]. [[Apollo]] fu incaricato di pascere le mandrie del re, mentre a [[Poseidone]] spettò il gravoso carico di costruire le mura di [[Troia]]. Siccome il compito era molto pesante gli andarono in aiuto [[Apollo]] e [[Eaco]], re dei [[Mirmidoni]]: la parte di mura costruite da quest'ultimo non si mostrò resistente come quella costruita dai due dèi; infatti quando i Greci presero d'assalto [[Troia]] quella fu la parte che crollò. Si intende che prima di iniziare quei lavori servili, [[Apollo]] e [[Poseidone]] avevano pattuito con [[Laomedonte]] un compenso, e il re fu molto generoso nelle promesse, ma quando fu il momento di pagare, [[Laomedonte]] sostenne che non gli doveva nulla e che lui non aveva promesso nulla. [[Apollo]], che era molto vendicativo, salì sul colle che sovrastava la città e col suo arco d'argento fece piovere su [[Troia]] delle frecce che scatenarono una pestilenza. Dal canto suo [[Poseidone]], sbattendo il suo tridente fece nascere dal mare un orribile drago che divorava tutte le messi e gli uomini che incontrava. I Troiani, interrogato l'oracolo di [[Delfi]], appresero che il re [[Laomedonte]], colpevole di spergiuro, per placare i due dèi doveva sacrificare la bellissima figlia Esione. Si può immaginare il dolore del povero padre che cercava di salvare la figlia, ma il popolo intero pretese che il re obbedisse per la salvezza del popolo. La povera Esione fu perciò esposta incatenata sulla riva del mare. La fortuna volle che si trovava a passare di là [[Eracle]] che vedendo la ragazza le si avvicina e così viene informato di quanto era accaduto. Certamente [[Eracle]] non poteva permettere che una innocente pagasse le colpe altrui e poi lui era votato a distruggere tutti mostri. Intanto [[Laomedonte]] promise ad [[Eracle]] due splendidi cavalli bianchi per la salvezza della figlia. [[Eracle]] si appostò presso la ragazza, aspettò il drago e non appena lo vide lo uccise. [[Laomedonte]] dalle esperienze precedenti non aveva imparato nulla, infatti negò il compenso all'eroe che, irato, uccise il re e tre dei suoi figli maschi: tra i principi supersititi ci fu [[Podarce]] in quanto Esione scongiurò [[Eracle]] affinchè lo risparmiasse. Da allora [[Podarce]] venne chiamato [[Priamo]], il riscattato.
 
Figlia di [[Laomedonte]], re di [[Troia]]. Quando [[Zeus]] si accorse della congiura fattagli da [[Era]], [[Apollo]] e [[Poseidone]], per punirli li mandò a servire [[Laomedonte]]. [[Apollo]] fu incaricato di pascere le mandrie del re, mentre a [[Poseidone]] spettò il gravoso carico di costruire le mura di [[Troia]]. Siccome il compito era molto pesante gli andarono in aiuto [[Apollo]] e [[Eaco]], re dei [[Mirmidoni]]: la parte di mura costruite da quest'ultimo non si mostrò resistente come quella costruita dai due dèi; infatti quando i Greci presero d'assalto [[Troia]] quella fu la parte che crollò. Si intende che prima di iniziare quei lavori servili, [[Apollo]] e [[Poseidone]] avevano pattuito con [[Laomedonte]] un compenso, e il re fu molto generoso nelle promesse, ma quando fu il momento di pagare, [[Laomedonte]] sostenne che non gli doveva nulla e che lui non aveva promesso nulla. [[Apollo]], che era molto vendicativo, salì sul colle che sovrastava la città e col suo arco d'argento fece piovere su [[Troia]] delle frecce che scatenarono una pestilenza. Dal canto suo [[Poseidone]], sbattendo il suo tridente fece nascere dal mare un orribile drago che divorava tutte le messi e gli uomini che incontrava. I Troiani, interrogato l'oracolo di [[Delfi]], appresero che il re [[Laomedonte]], colpevole di spergiuro, per placare i due dèi doveva sacrificare la bellissima figlia Esione. Si può immaginare il dolore del povero padre che cercava di salvare la figlia, ma il popolo intero pretese che il re obbedisse per la salvezza del popolo. La povera Esione fu perciò esposta incatenata sulla riva del mare. La fortuna volle che si trovava a passare di là [[Eracle]] che vedendo la ragazza le si avvicina e così viene informato di quanto era accaduto. Certamente [[Eracle]] non poteva permettere che una innocente pagasse le colpe altrui e poi lui era votato a distruggere tutti mostri. Intanto [[Laomedonte]] promise ad [[Eracle]] due splendidi cavalli bianchi per la salvezza della figlia. [[Eracle]] si appostò presso la ragazza, aspettò il drago e non appena lo vide lo uccise. [[Laomedonte]] dalle esperienze precedenti non aveva imparato nulla, infatti negò il compenso all'eroe che, irato, uccise il re e tre dei suoi figli maschi: tra i principi supersititi ci fu [[Podarce]] in quanto Esione scongiurò [[Eracle]] affinchè lo risparmiasse. Da allora [[Podarce]] venne chiamato [[Priamo]], il riscattato.
  
Riga 7: Riga 32:
 
[[Categoria:Grecia]]
 
[[Categoria:Grecia]]
 
[[Categoria:Umani]]
 
[[Categoria:Umani]]
[[Categoria:Principi]][[Categoria:Sesso: Femmina]]
+
[[Categoria:Nobili]]
 +
[[Categoria:Principi]]
 +
[[Categoria:Sesso: Femmina]]
 
[[Categoria:Indole: Benevola]]
 
[[Categoria:Indole: Benevola]]
 
[[Categoria:Aspetto: Antropomorfo]]
 
[[Categoria:Aspetto: Antropomorfo]]
 
[[Categoria:Sacrificio]]
 
[[Categoria:Sacrificio]]

Versione delle 17:46, 24 ott 2019

SCHEDA
Noimage.jpg
IDENTITÀ
Nome orig.: -
Altri nomi: -
Etimologia: -
Sesso: Femmina
Genitori: [[{{{padre1}}}]] e [[{{{madre1}}}]]
oppure [[{{{padre2}}}]] e [[{{{madre2}}}]]
oppure [[{{{padre3}}}]] e [[{{{madre3}}}]]
oppure [[{{{padre4}}}]] e [[{{{madre4}}}]]
Fratelli/Sorelle:
Fratellastri e/o
Sorellastre:
{{{consorte}}} {{{figlio}}}
[[{{{consorte1}}}]]
[[{{{consorte2}}}]]
[[{{{consorte3}}}]]
[[{{{consorte4}}}]]
[[{{{consorte5}}}]]
LOCALIZZAZIONE
Sezione: Mitologia Classica
Continente: Europa
Area: Mediterraneo
Paese: Grecia
Regione: [[{{{regione}}}]]
Provincia: [[{{{provincia}}}]]
Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: Greci
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Umani
Sottotipologia: Nobili
Specificità: Principi
Subspecifica: [[:Elenchi:{{{sub}}}|{{{sub}}}]]
CARATTERI
Aspetto: Antropomorfo
Indole: Benevola
Elemento:
Habitat:
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE

Figlia di Laomedonte, re di Troia. Quando Zeus si accorse della congiura fattagli da Era, Apollo e Poseidone, per punirli li mandò a servire Laomedonte. Apollo fu incaricato di pascere le mandrie del re, mentre a Poseidone spettò il gravoso carico di costruire le mura di Troia. Siccome il compito era molto pesante gli andarono in aiuto Apollo e Eaco, re dei Mirmidoni: la parte di mura costruite da quest'ultimo non si mostrò resistente come quella costruita dai due dèi; infatti quando i Greci presero d'assalto Troia quella fu la parte che crollò. Si intende che prima di iniziare quei lavori servili, Apollo e Poseidone avevano pattuito con Laomedonte un compenso, e il re fu molto generoso nelle promesse, ma quando fu il momento di pagare, Laomedonte sostenne che non gli doveva nulla e che lui non aveva promesso nulla. Apollo, che era molto vendicativo, salì sul colle che sovrastava la città e col suo arco d'argento fece piovere su Troia delle frecce che scatenarono una pestilenza. Dal canto suo Poseidone, sbattendo il suo tridente fece nascere dal mare un orribile drago che divorava tutte le messi e gli uomini che incontrava. I Troiani, interrogato l'oracolo di Delfi, appresero che il re Laomedonte, colpevole di spergiuro, per placare i due dèi doveva sacrificare la bellissima figlia Esione. Si può immaginare il dolore del povero padre che cercava di salvare la figlia, ma il popolo intero pretese che il re obbedisse per la salvezza del popolo. La povera Esione fu perciò esposta incatenata sulla riva del mare. La fortuna volle che si trovava a passare di là Eracle che vedendo la ragazza le si avvicina e così viene informato di quanto era accaduto. Certamente Eracle non poteva permettere che una innocente pagasse le colpe altrui e poi lui era votato a distruggere tutti mostri. Intanto Laomedonte promise ad Eracle due splendidi cavalli bianchi per la salvezza della figlia. Eracle si appostò presso la ragazza, aspettò il drago e non appena lo vide lo uccise. Laomedonte dalle esperienze precedenti non aveva imparato nulla, infatti negò il compenso all'eroe che, irato, uccise il re e tre dei suoi figli maschi: tra i principi supersititi ci fu Podarce in quanto Esione scongiurò Eracle affinchè lo risparmiasse. Da allora Podarce venne chiamato Priamo, il riscattato.