Erittonio (1)

Eroe ateniese, dall'aspetto mostruoso, in origine confuso con Eretteo. Il mito lo riteneva figlio di Efesto, avuto da Attide, o da Atena, o da Gea. Aveva dei serpenti al posto dei piedi. Di lui si prese cura Atena che lo allevò segretamente affidandolo, chiuso in una cesta con uno o più serpenti, alle figlie di Cecrope, con divieto di aprirla. Ma le fanciulle, spinte dalla curiosità, disubbidirono e furono uccise dai serpenti; secondo altri, impazzite dal terrore, alla vista del mostro si gettarono in mare. Allevato nel tempio di Atena, successe a Cecrope nel regno. È considerato l'inventore della quadriga e l'istitutore delle Panatenee. Il mito si divide nel raffigurare Erittonio come un bambino umano sotto tutti gli aspetti (e il serpente, o i serpenti, altro non sarebbe che il guardiano incaricato da Atena di vegliare sull'incolumità del neonato); oppure, ed è la versione più comune, Erittonio, siccome nato dalla terra, avrebbe avuto la parte inferiore dei corpo a forma di serpente: e questo appunto avrebbe terrorizzato le figlie di Cecrope. Nell'Eretteo di Atene, nel sacro recinto di Atena sull'acropoli, viveva il serpente sacro, identificato con Erittonio.

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Fonti

  • Euripide, Ione 20 ss. e 266 ss.
  • Pausania 1, 18, 2
  • Ovidio, Metamorfosi, 11, 552 ss.
  • Igino, Astronomia poetica 2, 13.