Differenze tra le versioni di "Eris"

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Malefica figlia della [[Notte]] e sorella di [[Nemesi]], delle [[Moire]] e della Morte; madre della Miseria, della Fame, della Guerra, dell' Omicidio, della Contesa, e di tutto quanto c'è di cattivo. Dea della discordia, fedele ancella di [[Ares]]. Fu scacciata da [[Zeus]] dall'[[Olimpo]] perché causava continui litigi e conflitti fra gli dèi. Per non essere stata invitata alle nozze di [[Peleo]] e di [[Teti]], tirò sulla tavola nuziale la funesta mela d'oro che causò il giudizio di [[Paride]] e la lunghissima guerra di [[Troia]]. Virgilio la descrive in compagnia di mostri all'ingresso dell'[[Ade]], con serpenti per capelli, annodati con bende insanguinate. Altre volte è descritta come una donna con il capo alto, labbra livide e smorte, occhi biechi, malati e pieni di lacrime che solcano le pallide gote, le gambe torte, i piedi sottili, un pugnale infisso nel petto, avvolta da una tenebrosa ed oscura aura.
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Malefica figlia della [[Notte]] e sorella di [[Nemesi]], delle [[Moire]] e della Morte; madre della Miseria, della Fame, della Guerra, dell' Omicidio, della Contesa, e di tutto quanto c'è di cattivo. Dea della discordia, fedele ancella di [[Ares]]. Fu scacciata da [[Zeus]] dall'[[Olimpo]] perché causava continui litigi e conflitti fra gli dèi. Non essendo stata invitata alle nozze di [[Peleo]] e di [[Teti]], tirò sulla tavola nuziale la funesta mela d'oro che causò il giudizio di [[Paride]] e la lunghissima guerra di [[Troia]]. Virgilio la descrive in compagnia di mostri all'ingresso dell'[[Ade]], con serpenti per capelli, annodati con bende insanguinate. Altre volte è descritta come una donna con il capo alto, labbra livide e smorte, occhi biechi, malati e pieni di lacrime che solcano le pallide gote, le gambe torte, i piedi sottili, un pugnale infisso nel petto, avvolta da una tenebrosa ed oscura aura.
  
 
[[Categoria:Mitologia Greca]]
 
[[Categoria:Mitologia Greca]]
[[Categoria:Divinità Femminile]]
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[[Categoria:Divinità Femminili]]

Versione delle 23:13, 1 lug 2011

Malefica figlia della Notte e sorella di Nemesi, delle Moire e della Morte; madre della Miseria, della Fame, della Guerra, dell' Omicidio, della Contesa, e di tutto quanto c'è di cattivo. Dea della discordia, fedele ancella di Ares. Fu scacciata da Zeus dall'Olimpo perché causava continui litigi e conflitti fra gli dèi. Non essendo stata invitata alle nozze di Peleo e di Teti, tirò sulla tavola nuziale la funesta mela d'oro che causò il giudizio di Paride e la lunghissima guerra di Troia. Virgilio la descrive in compagnia di mostri all'ingresso dell'Ade, con serpenti per capelli, annodati con bende insanguinate. Altre volte è descritta come una donna con il capo alto, labbra livide e smorte, occhi biechi, malati e pieni di lacrime che solcano le pallide gote, le gambe torte, i piedi sottili, un pugnale infisso nel petto, avvolta da una tenebrosa ed oscura aura.