Erebo

Figlio del Caos, fratello e sposo della Notte, padre di Etere e di Emera e, secondo alcune versioni, anche delle Cariti. E' lo spazio oscuro delle viscere della Terra.

Conformazione

E' dotato di una sorta di anticamera, con la quale ha inizio il Prato degli Asfodeli, che si estende fino ad occupare l'intero Ade, che costituisce poi la parte più profonda e tenebrosa dell'Erebo stesso. L'Ade è delimitato da tre enormi fiumi: lo Stige, il Cocito e l'Acheronte; attraverso di essi Caronte, il traghettatore, trasporta le anime con il suo barcone. Alla porta dell'Erebo è posto a guardia Cerbero, il cane dalle molte teste, il cui compito è quello di impedire alle anime di defunti di uscire. Appena giunti nell'Oltretomba le anime venivano giudicate da Minosse, Radamanto, Trittolemo ed Eaco. L'Ade comprende due grandi parti: i Campi Elisi per i beati, coloro che nella vita si sono comportati valorosamente, e il Tartaro, luogo di sofferenza per coloro che invece hanno operato il male. Il Prato degli Asfodeli è invece una sorta di limbo, riservato a coloro che non sono stati nè buoni nè cattivi. L'Ade è attraversato da altri due importanti fiumi: lo Stige, un torrente infuocato che scorre con violenza e il Lete, al contrario fiume che scorre con tranquillità e dal quale, bevendo, le anime ottengono l'oblio.

Fonti

Bibliografia

  • A. Ferrari, Dizionario di mitologia greca e latina, Utet, Torino 1999