Differenze tra le versioni di "Ennomo"

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Nobile misio: era cortigiano e augure presso [[Telefo]]. Insieme a [[Cromi]] guidò il contingente di Misi inviati nella [[guerra di Troia]] in difesa degli assediati; secondo una tradizione [[Telefo]] inizialmente aveva scelto la non belligeranza, ma [[Astioche]], sua seconda moglie e sorella di [[Priamo]], lo costrinse a rivedere le sue decisioni.
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Nobile misio: era cortigiano e augure presso [[Telefo]]. Insieme a [[Cromi]] guidò il primo contingente di Misi inviati nella [[guerra di Troia]] in difesa degli assediati; secondo una tradizione [[Telefo]] inizialmente aveva scelto la non belligeranza, ma [[Astioche]], sua seconda moglie e sorella di [[Priamo]], lo costrinse a rivedere le sue decisioni.
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Ennomo andò incontro alla fine peggiore che potesse capitare a un eroe: ucciso da [[Achille]] sulle rive dello [[Scamandro]], fu poi gettato nelle acque del fiume, cosicché la sua anima non poté raggiungere i cancelli dell'Ade. Ciò avvenne in una battaglia fluviale successiva a quella descritta nell' [[Iliade]]. Alla notizia della morte di [[Ennomo]], il principe [[Euripilo]], figlio giovinetto di [[Telefo]] e [[Astioche]], chiese al padre di unirsi all'esercito misio: Telefo, che aveva interpretato la morte di Ennomo come un presagio funesto, si rifiutò; ma dovette cedere anche stavolta per le minacce di [[Astioche]], animata sempre più da livore verso i greci.
  
 
[[Categoria:Mitologia Greca]]
 
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[[Categoria:Nobili]]
 
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Versione delle 20:10, 19 apr 2011

Nobile misio: era cortigiano e augure presso Telefo. Insieme a Cromi guidò il primo contingente di Misi inviati nella guerra di Troia in difesa degli assediati; secondo una tradizione Telefo inizialmente aveva scelto la non belligeranza, ma Astioche, sua seconda moglie e sorella di Priamo, lo costrinse a rivedere le sue decisioni.

La morte

Ennomo andò incontro alla fine peggiore che potesse capitare a un eroe: ucciso da Achille sulle rive dello Scamandro, fu poi gettato nelle acque del fiume, cosicché la sua anima non poté raggiungere i cancelli dell'Ade. Ciò avvenne in una battaglia fluviale successiva a quella descritta nell' Iliade. Alla notizia della morte di Ennomo, il principe Euripilo, figlio giovinetto di Telefo e Astioche, chiese al padre di unirsi all'esercito misio: Telefo, che aveva interpretato la morte di Ennomo come un presagio funesto, si rifiutò; ma dovette cedere anche stavolta per le minacce di Astioche, animata sempre più da livore verso i greci.