Differenze tra le versioni di "Eneo"

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Era re di [[Calidone]], figlio di [[Parteone]], marito di [[Altea]] e padre di [[Deianira]], [[Meleagro]] e [[Melanippo]]. Introdusse la pratica della vinificazione in [[Etolia]] che aveva appreso da [[Dioniso]]. Fu deposto dai figli di suo fratello, ma [[Diomede (2)|Diomede]] lo riportò al potere.
 
Era re di [[Calidone]], figlio di [[Parteone]], marito di [[Altea]] e padre di [[Deianira]], [[Meleagro]] e [[Melanippo]]. Introdusse la pratica della vinificazione in [[Etolia]] che aveva appreso da [[Dioniso]]. Fu deposto dai figli di suo fratello, ma [[Diomede (2)|Diomede]] lo riportò al potere.
 
<br>Dimenticatosi di offrire ad [[Artemide]] i sacrifici primaverili, scatenò le ire della dea che, offesa dal comportamento, mandò il [[cinghiale calidonio]] a devastare le campagne.
 
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<br>Da [[Peribea]] ebbe il figlio [[Tideo]].
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[[Categoria:Mitologia Greca]]
 
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[[Categoria:Re]]
 
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Versione delle 19:17, 1 apr 2011

Eneo con il mantello e lo scettro, lekythos Attico a sfondo bianco, 500 a.C., Staatliche Antikensammlungen (Inv. 1905)

Era re di Calidone, figlio di Parteone, marito di Altea e padre di Deianira, Meleagro e Melanippo. Introdusse la pratica della vinificazione in Etolia che aveva appreso da Dioniso. Fu deposto dai figli di suo fratello, ma Diomede lo riportò al potere.
Dimenticatosi di offrire ad Artemide i sacrifici primaverili, scatenò le ire della dea che, offesa dal comportamento, mandò il cinghiale calidonio a devastare le campagne.
Da Peribea ebbe il figlio Tideo.