Elios

Figlio di Iperione e di Tia, fratello di Eos e di Selene. Personificazione del Sole. Sorgeva ad est dall'Oceano e, dopo aver attraversato l'intera volta celeste, la sera rientrava nell'Oceano ad occidente, e veniva riportato al punto di partenza (oriente) da un carro dorato. Inizialmente Elios venne rappresentato come una ruota infuocata, ma ben presto si passò al più famoso carro tirato da cavalli, le cui narici mandano fuoco. I due cavalli più famosi che trainavano il carro nel cielo si chiamavano Astrapè e Brontè. Animali sacri a Elios erano, oltre ai cavalli, il gallo e, più in generale tutti gli animali di colore rosso o bianco. Elios è anche rappresentato in alcuni miti come un pastore che ha nell'isola di Trinacria (molto probabilmente la Sicilia) sette mandrie di buoi e sette gregge di pecore, condotti al pascolo dalle figlie che Elios aveva avuto con Neera, Fetusa e Lampezia. Ma poichè il Sole riesce a penetrare in ogni luogo e dunque vede tutto, la figura di Elios è anche legata a quella di colui che rivela (e a volte punisce) le colpe degli uomini e degli dèi. E' infatti Elios a rivelare a Efesto del tradimento della sua sposa, Afrodite, con Ares, e ad informare Demetra di chi avesse rapito la figlia. Elios ebbe da Perseide i due maghi Eete e Circe, da Climene Fetonte e Augia. Il culto di Elios era diffuso soprattutto nell'isola di Rodi, in cui gli era stato dedicato addirittura il famoso Colosso di Rodi.
Per Diodoro Siculo, invece, Elios e Selene sono due persone mortali, così come il loro padre Iperione, re degli Atlanti. Elios sarebbe stato ucciso insieme al padre dai Titani.