Differenze tra le versioni di "Eleno (1)"

(= La figura di Eleno nella letteratura postclassica)
Riga 2: Riga 2:
  
 
== Riferimenti letterari ==
 
== Riferimenti letterari ==
=== La figura di Eleno nella letteratura postclassica ==
+
=== La figura di Eleno nella letteratura postclassica ===
 
*William Shakespeare, ''Troilo e Cressida''. Eleno possiede anche qui il dono della profezia.
 
*William Shakespeare, ''Troilo e Cressida''. Eleno possiede anche qui il dono della profezia.
  

Versione delle 15:32, 12 giu 2011

Figlio di Priamo e di Ecuba, era fratello gemello di Cassandra: entrambi avevano ricevuto da Apollo il dono della profezia. Combatté per la difesa di Troia assediata da Agamennone e Menelao. Alla morte di Paride aspirò alla mano di Elena, ma dopo che Priamo decise di dare la donna in sposa a Deifobo, abbandonò l'esercito e la città per andare ad abitare sul monte Ida, ospite di Irtaco e Arisbe. Un giorno, mentre si trovava da solo alle pendici del monte, fu assalito da un drappello di soldati greci, che lo consegnarono ad Agamennone come prigioniero. Eleno vaticinò loro che Troia non poteva essere presa senza l'aiuto di Neottolemo e Filottete. Dopo la presa della città, Neottolemo lo portò con sè e gli diede in dono una parte dell'Epiro. Sposò poi Andromaca, vedova di Ettore.

Riferimenti letterari

La figura di Eleno nella letteratura postclassica

  • William Shakespeare, Troilo e Cressida. Eleno possiede anche qui il dono della profezia.