Differenze tra le versioni di "Elena (1)"

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Simbolo della bellezza femminile, generatrice involontaria di odio e distruzione.
  
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==La nascita==
*'''[[Elena (1)|Elena]]''', moglie di [[Menelao]] (Mitologia Greca)
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Elena nacque dall'uovo di [[Leda]], assieme a [[Castore]] e [[Polluce]] e [[Clitennestra]].
*'''[[Elena (2)|Elena]]''', moglie di [[Ban]] (Mitologia Arturiana)
 
  
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==Il rapimento di Teseo==
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Ancora undicenne viene rapita da [[Teseo]], non avendo l'età per amare, [[Teseo]] la nascose in un luogo sicuro in attesa che la ragazza crescesse. Intanto [[Teseo]], assieme a [[Piritoo]], partì per rapire [[Persefone]] dall'[[Ade]], ma rimase prigioniero. Durante l'assenza i [[Dioscuri]] trovarono e liberarono la sorellina, riportandola nella casa paterna di [[Tindareo]].
  
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==Il matrimonio con Menelao==
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Matura andò in sposa a [[Menelao]], generando così quattro figli: una femmina e tre maschi.
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==Il rapimento di Paride==
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Nel frattempo si era svolto il giudizio di [[Paride]], nel quale [[Afrodite]] per l'assegnazione del pomo aveva promesso in sposa Elena. La dea mantenendo la promessa sistemò le cose in modo che [[Paride]] si recasse alla corte di [[Menelao]], che era ai funerali del nonno a [[Creta]] lasciando a corte la moglie.
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<br>[[Paride]] così ebbe vita facile nel circuire e rapire Elena, che portò con sé il figlio [[Plistene]] e parte del tesoro di [[Menelao]]. Questi, non ottenendo con la diplomazia la restituzione della moglie mosse guerra contro [[Troia]]. 
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==Destino di Elena dopo la guerra di Troia==
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Morto [[Paride]], altri figli di [[Priamo]] si contesero la mano di Elena, la ottenne di forza [[Deifobo]], ma il destino di [[Troia]] ormai era segnato e durante la notte della caduta della città Elena, per riconquistare la fiducia degli achei, aiutò attivamente [[Menelao]] ad uccidere [[Deifobo]]. Perdonata dal marito fece con lui finalmente ritorno a [[Sparta]].
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== Riferimenti letterari ==
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*Dante, ''Commedia''. Elena viene collocata insieme ad Achille e Paride nel cerchio infernale dei lussuriosi.
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''Vedi Parìs, Tristano'' " </poem>
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=== La figura di Elena nella letteratura postclassica ===
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*Giovanni Boccaccio, ''De mulieribus claris'', raccolta di biografie.
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[[Categoria:Sesso: Femmina]]
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[[Categoria:Indole: Benevola]]
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[[Categoria:Amori]]

Versione delle 16:06, 5 ago 2019

Simbolo della bellezza femminile, generatrice involontaria di odio e distruzione.

La nascita

Elena nacque dall'uovo di Leda, assieme a Castore e Polluce e Clitennestra.

Il rapimento di Teseo

Ancora undicenne viene rapita da Teseo, non avendo l'età per amare, Teseo la nascose in un luogo sicuro in attesa che la ragazza crescesse. Intanto Teseo, assieme a Piritoo, partì per rapire Persefone dall'Ade, ma rimase prigioniero. Durante l'assenza i Dioscuri trovarono e liberarono la sorellina, riportandola nella casa paterna di Tindareo.

Il matrimonio con Menelao

Matura andò in sposa a Menelao, generando così quattro figli: una femmina e tre maschi.

Il rapimento di Paride

Nel frattempo si era svolto il giudizio di Paride, nel quale Afrodite per l'assegnazione del pomo aveva promesso in sposa Elena. La dea mantenendo la promessa sistemò le cose in modo che Paride si recasse alla corte di Menelao, che era ai funerali del nonno a Creta lasciando a corte la moglie.
Paride così ebbe vita facile nel circuire e rapire Elena, che portò con sé il figlio Plistene e parte del tesoro di Menelao. Questi, non ottenendo con la diplomazia la restituzione della moglie mosse guerra contro Troia.

Destino di Elena dopo la guerra di Troia

Morto Paride, altri figli di Priamo si contesero la mano di Elena, la ottenne di forza Deifobo, ma il destino di Troia ormai era segnato e durante la notte della caduta della città Elena, per riconquistare la fiducia degli achei, aiutò attivamente Menelao ad uccidere Deifobo. Perdonata dal marito fece con lui finalmente ritorno a Sparta.

Riferimenti letterari

La figura di Elena nella letteratura postclassica

  • Dante, Commedia. Elena viene collocata insieme ad Achille e Paride nel cerchio infernale dei lussuriosi.

" Elena vedi, per cui tanto reo
tempo si volse, e vedi ’l grande Achille,
che con amore al fine combatteo.
Vedi Parìs, Tristano "

Riferimenti letterari

La figura di Elena nella letteratura postclassica

  • Giovanni Boccaccio, De mulieribus claris, raccolta di biografie.