Ecuba

Sposa di Priamo, re di Troia, e madre di Ettore, Paride, Cassandra e altri sedici figli. Dopo la caduta della città, che segnò la fine della guerra di Troia, e la morte di Priamo, Ecuba ormai anziana venne fatta prigioniera dai greci (esattamente da Ulisse); intorno al suo destino si svilupparono varie vicende narrate nelle tragedie di Euripide (Ecuba 1259 ss). Secondo una di queste, Ecuba assistette all'assassinio della figlia Polissena e scoprì che il più giovane dei suoi figli, Polidoro, affidato al re del Chersoneso, Polinestore, durante l'assedio di Troia era stato ucciso sulla costa della Troade. Per vendicarlo, Ecuba strappò gli occhi al re e uccise i suoi figli. In un'altra tragedia, Le Troiane, venne destinata in schiava a Ulisse e assistette all'uccisione del nipote Astianatte. Quanto alla sua morte, esistono tre differenti versioni: fatta prigioniera, per la disperazione si gettò nell'Ellesponto (odierni Dardanelli); morì per i maltrattamenti dei suoi rapitori; fu trasformata in una cagna, ed Eleno la seppellì, nel luogo che fu chiamato "Tomba della cagna".