Differenze tra le versioni di "Ecuba"

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Seconda moglie di [[Priamo]], re di [[Troia]], e madre di [[Ettore]], [[Paride]], [[Cassandra]] e altri sedici figli: detta anche Ecabe. Era, a seconda delle fonti, figlia di [[Cisseo (1)|Cisseo]] (e in tal caso sorella di [[Teano]]), oppure figlia di [[Dimante]] (e di conseguenza sorella di [[Asio (2)|Asio]], il padre di [[Adamante]] e [[Fenope]]). Dopo la caduta della città, che segnò la fine della guerra di [[Troia]], e la morte di [[Priamo]], Ecuba ormai anziana venne fatta prigioniera dai greci (esattamente da [[Ulisse]]); intorno al suo destino si svilupparono varie vicende narrate nelle tragedie di [[Euripide]] (Ecuba 1259 ss e Troiane). Secondo una di queste, ripresa nella tragedia euripidea ''Ecuba'', l'ex regina assistette all'assassinio della figlia [[Polissena]] e scoprì che il più giovane dei suoi figli ancora in vita, [[Polidoro]], affidato al re del [[Chersoneso Tracio]] [[Polinestore]] durante l'assedio di [[Troia]], era stato in seguito da costui ucciso sulla costa della [[Troade]]. Per vendicarlo, Ecuba cavò gli occhi al re e uccise i suoi figli. Sempre secondo Euripide (''[[Le Troiane]]''), Ecuba venne destinata in schiava a [[Ulisse]] e assistette all'uccisione del nipote [[Astianatte]]. Quanto alla sua morte, esistono tre differenti versioni: secondo la prima, Ecuba, fatta prigioniera, per la disperazione si gettò nell'[[Ellesponto]] (odierni Dardanelli); la seconda afferma che morì per i maltrattamenti dei suoi rapitori; la terza dice invece che fu trasformata in una cagna, ed [[Eleno]] la seppellì nel luogo che fu chiamato poi "Tomba della cagna".
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== Bibliografia ==
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Seconda moglie di [[Priamo]], re di [[Troia]], e madre di [[Ettore]], [[Paride]], [[Cassandra]] e altri sedici figli: detta anche Ecabe. Era, a seconda delle fonti, figlia di [[Cisseo (1)|Cisseo]] (e in tal caso sorella di [[Teano (2)|Teano]]), oppure figlia di [[Dimante (1)|Dimante]] (e di conseguenza sorella di [[Asio (2)|Asio]], il padre di [[Adamante]] e [[Fenope]]). Dopo la caduta della città, che segnò la fine della guerra di [[Troia]], e la morte di [[Priamo]], Ecuba ormai anziana venne fatta prigioniera dai greci (esattamente da [[Ulisse]]); intorno al suo destino si svilupparono varie vicende narrate nelle tragedie di [[Euripide]] (Ecuba 1259 ss e Troiane). Secondo una di queste, ripresa nella tragedia euripidea ''Ecuba'', l'ex regina assistette all'assassinio della figlia [[Polissena]] e scoprì che il più giovane dei suoi figli ancora in vita, [[Polidoro]], affidato al re del [[Chersoneso Tracio]] [[Polinestore]] durante l'assedio di [[Troia]], era stato in seguito da costui ucciso sulla costa della [[Troade]]. Per vendicarlo, Ecuba cavò gli occhi al re e uccise i suoi figli. Sempre secondo Euripide (''[[Le Troiane]]''), Ecuba venne destinata in schiava a [[Ulisse]] e assistette all'uccisione del nipote [[Astianatte]]. Quanto alla sua morte, esistono tre differenti versioni: secondo la prima, Ecuba, fatta prigioniera, per la disperazione si gettò nell'[[Ellesponto]] (odierni Dardanelli); la seconda afferma che morì per i maltrattamenti che ricevette dagli Achei; la terza dice invece che fu trasformata in una cagna, ed [[Eleno]] la seppellì nel luogo che fu chiamato poi "Tomba della cagna".
=== Fonti Antiche ===
 
*Omero, ''[[Iliade]]''
 
*Euripide, ''[[Ecuba (Euripide)|Ecuba]]''
 
*Euripide, ''[[Le Troiane]]''
 
*Virgilio, ''[[Biblioteca:Eneide, Libro II|Eneide, Libro II]]''
 
*Ovidio, ''[[Biblioteca:Metamorfosi, Libro XIII|Metamorfosi, Libro XIII]]''
 
  
== Riferimenti letterari ==
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{{Bibliografia}}
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==LETTERATURA==
 
=== La figura di Ecuba nella letteratura postclassica ===
 
=== La figura di Ecuba nella letteratura postclassica ===
  
 
*Giovanni Boccaccio, ''De mulieribus claris'', raccolta di biografie.
 
*Giovanni Boccaccio, ''De mulieribus claris'', raccolta di biografie.
  
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[[Categoria:Aspetto: Antropomorfo]]
 
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[[Categoria:Metamorfosi]]
 
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Versione delle 20:38, 25 lug 2020

SCHEDA
Noimage.jpg
IDENTITÀ
Nome orig.: -
Altri nomi: -
Etimologia: -
Sesso: Femmina
Genitori: [[{{{padre1}}}]] e [[{{{madre1}}}]]
oppure [[{{{padre2}}}]] e [[{{{madre2}}}]]
oppure [[{{{padre3}}}]] e [[{{{madre3}}}]]
oppure [[{{{padre4}}}]] e [[{{{madre4}}}]]
Fratelli/Sorelle:
Fratellastri e/o
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LOCALIZZAZIONE
Sezione: Mitologia Classica
Continente: Europa
Area: Mediterraneo
Paese: Grecia
Regione: [[{{{regione}}}]]
Provincia: [[{{{provincia}}}]]
Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: Greci
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Umani
Sottotipologia: Nobili
Specificità: Sovrani
Subspecifica: -
CARATTERI
Aspetto: Antropomorfo
Indole: Neutrale
Elemento:
Habitat:
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE

Seconda moglie di Priamo, re di Troia, e madre di Ettore, Paride, Cassandra e altri sedici figli: detta anche Ecabe. Era, a seconda delle fonti, figlia di Cisseo (e in tal caso sorella di Teano), oppure figlia di Dimante (e di conseguenza sorella di Asio, il padre di Adamante e Fenope). Dopo la caduta della città, che segnò la fine della guerra di Troia, e la morte di Priamo, Ecuba ormai anziana venne fatta prigioniera dai greci (esattamente da Ulisse); intorno al suo destino si svilupparono varie vicende narrate nelle tragedie di Euripide (Ecuba 1259 ss e Troiane). Secondo una di queste, ripresa nella tragedia euripidea Ecuba, l'ex regina assistette all'assassinio della figlia Polissena e scoprì che il più giovane dei suoi figli ancora in vita, Polidoro, affidato al re del Chersoneso Tracio Polinestore durante l'assedio di Troia, era stato in seguito da costui ucciso sulla costa della Troade. Per vendicarlo, Ecuba cavò gli occhi al re e uccise i suoi figli. Sempre secondo Euripide (Le Troiane), Ecuba venne destinata in schiava a Ulisse e assistette all'uccisione del nipote Astianatte. Quanto alla sua morte, esistono tre differenti versioni: secondo la prima, Ecuba, fatta prigioniera, per la disperazione si gettò nell'Ellesponto (odierni Dardanelli); la seconda afferma che morì per i maltrattamenti che ricevette dagli Achei; la terza dice invece che fu trasformata in una cagna, ed Eleno la seppellì nel luogo che fu chiamato poi "Tomba della cagna".

BIBLIOGRAFIA

Fonti Antiche

Fonti Moderne


Titolo Autore Anno
Dizionario di Mitologia Ferrari, Anna 1999
Dizionario di Mitologia Classica. Dèi, eroi, feste Biondetti, Luisa 1997

LETTERATURA

La figura di Ecuba nella letteratura postclassica

  • Giovanni Boccaccio, De mulieribus claris, raccolta di biografie.