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È un essere femminile di aspetto selvaggio, frequentemente rappresentato su totem lignei dei Kwakiutl, con un bambino in grembo. Ha labbra sporgenti, la bocca aperta ed un naso aquilino. È il prototipo della donna selvaggia e, nonostante il suo atteggiamento apparentemente materno, è una antropofaga con preferenze spiccatamente infantili. Compare spesso come maschera rituale presso questi popoli, e si ritiene che possa rappresentare una mitificazione del [[Sasquatch]]. Infatti, oltre che di antropofagia, nelle leggende locali è spesso incolpata anche del rapimento di esseri umani. La si descrive come una creatura di altezza doppia di quella umana, coperta di peli neri e con lunghe mammelle pendule. La sua controparte maschile, che compare raramente nelle leggende, viene chiamata [[Bukwas]].
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È un essere femminile di aspetto selvaggio, frequentemente rappresentato su totem lignei dei [[Kwakiutl]], con un bambino in grembo. Ha labbra sporgenti, la bocca aperta ed un naso aquilino. È il prototipo della donna selvaggia e, nonostante il suo atteggiamento apparentemente materno, è una antropofaga con preferenze spiccatamente infantili. Compare spesso come maschera rituale presso questi popoli, e si ritiene che possa rappresentare una mitificazione del [[Sasquatch]]. Infatti, oltre che di antropofagia, nelle leggende locali è spesso incolpata anche del rapimento di esseri umani. La si descrive come una creatura di altezza doppia di quella umana, coperta di peli neri e con lunghe mammelle pendule. La sua controparte maschile, che compare raramente nelle leggende, viene chiamata [[Bukwas]].
  
[[Categoria: Mitologia Pellerossa]]
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[[Categoria:Creature Fantastiche]]
 
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[[Categoria:Uomini Selvaggi]]
 
[[Categoria:Uomini Selvaggi]]
[[Categoria:Creature Fantastiche dei Pellerossa]]
 

Versione delle 17:16, 11 feb 2013

È un essere femminile di aspetto selvaggio, frequentemente rappresentato su totem lignei dei Kwakiutl, con un bambino in grembo. Ha labbra sporgenti, la bocca aperta ed un naso aquilino. È il prototipo della donna selvaggia e, nonostante il suo atteggiamento apparentemente materno, è una antropofaga con preferenze spiccatamente infantili. Compare spesso come maschera rituale presso questi popoli, e si ritiene che possa rappresentare una mitificazione del Sasquatch. Infatti, oltre che di antropofagia, nelle leggende locali è spesso incolpata anche del rapimento di esseri umani. La si descrive come una creatura di altezza doppia di quella umana, coperta di peli neri e con lunghe mammelle pendule. La sua controparte maschile, che compare raramente nelle leggende, viene chiamata Bukwas.