Differenze tra le versioni di "Doralice"

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<br>In viaggio per raggiungere il padre e lo sposo in Francia, è presa da [[Mandricardo]] che uccide o disperde la sua scorta, e ne diviene l'amante.
 
<br>In viaggio per raggiungere il padre e lo sposo in Francia, è presa da [[Mandricardo]] che uccide o disperde la sua scorta, e ne diviene l'amante.
 
<br>Ne nascono la rivalità fra i due più possenti e orgogliosi guerrieri saraceni e un seguito di vicende, inseguimenti e duelli, che danno nuovo alimento all'azione, sempre mobile e sempre varia del Furioso; infine i due rivali acconsentono alla proposta del re [[Agramante]], desideroso di placare le discordie sorte nel suo campo, di lasciare arbitra la donna fra loro.
 
<br>Ne nascono la rivalità fra i due più possenti e orgogliosi guerrieri saraceni e un seguito di vicende, inseguimenti e duelli, che danno nuovo alimento all'azione, sempre mobile e sempre varia del Furioso; infine i due rivali acconsentono alla proposta del re [[Agramante]], desideroso di placare le discordie sorte nel suo campo, di lasciare arbitra la donna fra loro.
<br>Con grande vergogna di [[Rodomonte]], che sdegnato si allontana dal campo giurando eterna inimicizia al sesso femminile, Doralice preferisce al suo campione sposo il nuovo amante: ma, quando cade [[Mandricardo]] nel duello con [[Ruggiero]],  Doralice, pur piangendone la morte, non sarebbe aliena dal condividere l'ammirazione di tutti per il vincitore ("Per lei buono era vivo Mandricardo. - Ma che ne volea far dopo la morte?"): ultimo malizioso tocco del poeta a questa figura di donna, che, pur non essendo priva di sentimenti affettuosi, è ben diversa da [[Olimpia (2)|Olimpia]] e da [[Isabella]] e dalla stessa [[Angelica]], poiché altro non è, frammezzo ai guerrieri giganteschi che se la contendono, se non l'incarnazione della fragilità femminile.
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<br>Con grande vergogna di [[Rodomonte]], che sdegnato si allontana dal campo giurando eterna inimicizia al sesso femminile, Doralice preferisce al suo campione sposo il nuovo amante: ma, quando cade [[Mandricardo]] nel duello con [[Ruggiero]],  Doralice, pur piangendone la morte, non sarebbe aliena dal condividere l'ammirazione di tutti per il vincitore ("Per lei buono era vivo Mandricardo. - Ma che ne volea far dopo la morte?"): ultimo malizioso tocco del poeta a questa figura di donna, che, pur non essendo priva di sentimenti affettuosi, è ben diversa da [[Olimpia (2)|Olimpia]] e da [[Isabella]] e dalla stessa [[Angelica]], poiché altro non è, frammezzo ai guerrieri giganteschi che se la contendono, l'incarnazione della fragilità femminile.
  
 
== Bibliografia ==
 
== Bibliografia ==

Versione delle 13:05, 15 mar 2017

Figlia del re di Granata Stordilano, è la promessa sposa di Rodomonte, il guerriero saraceno.
In viaggio per raggiungere il padre e lo sposo in Francia, è presa da Mandricardo che uccide o disperde la sua scorta, e ne diviene l'amante.
Ne nascono la rivalità fra i due più possenti e orgogliosi guerrieri saraceni e un seguito di vicende, inseguimenti e duelli, che danno nuovo alimento all'azione, sempre mobile e sempre varia del Furioso; infine i due rivali acconsentono alla proposta del re Agramante, desideroso di placare le discordie sorte nel suo campo, di lasciare arbitra la donna fra loro.
Con grande vergogna di Rodomonte, che sdegnato si allontana dal campo giurando eterna inimicizia al sesso femminile, Doralice preferisce al suo campione sposo il nuovo amante: ma, quando cade Mandricardo nel duello con Ruggiero, Doralice, pur piangendone la morte, non sarebbe aliena dal condividere l'ammirazione di tutti per il vincitore ("Per lei buono era vivo Mandricardo. - Ma che ne volea far dopo la morte?"): ultimo malizioso tocco del poeta a questa figura di donna, che, pur non essendo priva di sentimenti affettuosi, è ben diversa da Olimpia e da Isabella e dalla stessa Angelica, poiché altro non è, frammezzo ai guerrieri giganteschi che se la contendono, l'incarnazione della fragilità femminile.

Bibliografia

Fonti