Differenze tra le versioni di "Dattili Idei"

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[[Rea]], nelle doglie del parto di [[Zeus]], per resistere meglio agli spasimi poggiò le mani sulla terra, da quest'ultima sconvolta dal contatto spuntarono dieci demoni cinque femminili corrispondenti alle dita della mano sinistra e cinque maschili corrispondenti alle dita della mano destra. Il nome di Dattili Idei ricorda appunto la loro origine Daktylos (dito) e dal monte [[Ida]] a [[Creta]] dove ciò accadde. Per prima cosa aiutarono la dea a partorire [[Zeus]]. I Dattili maschi non sarebbero altri che i [[Cureti]]  che con le loro danze rumorose protessero la culla di [[Zeus]]; difatti i confini dell'identità fra Dattili Idei, [[Coribanti]] e [[Cureti]] erano molto instabili. Ma neanche il loro numero era stabilito, così si diceva fossero cento, altrove si diceva venti che erano fabbri, e di trentadue che erano maghi. Oppure che i maschi erano nati dalla mano destra erano stati gli inventori della metallurgia, le femmine nate dalla sinistra si stabilirono nella [[Samotracia]], dove avrebbero insegnato ad [[Orfeo]] i misteri della Dea Madre. Altri raccontano di solo cinque Dattili Idei dandone pure i nomi: [[Peonio]], [[Epimede]], [[Giasio]], [[Ida]] e [[Eracle]] (che non era l'eroe forzuto). Si racconta pure di soli tre Dattili Idei servi della dea madre Cibele: [[Acmonte]] l'incudine, [[Damnameneo]] il martello e [[Chelmi]] il ferro o il coltello. Quest'ultimo per aver offeso [[Rea]] fu tramutato in ferro o comunque gli altri due fratelli gli furono ostili. Si parla anche di due soli Dattili Idei: [[Tizia]] e [[Cilleno]], nati non in conseguenza al parto di [[Rea]] ma a quello della [[ninfa]] [[Anchiale]], ma siccome questa stendendo le mani anzichè stenderle le chiudeva nacque soltanto un Dattilo per mano. Questi due sarebbero stati compagni di trono di [[Cibele]]. Nonostante tutte le varianti i Dattili altri non sono che strumenti della Grande Madre: fabbri e stregoni.
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[[Rea]], nelle doglie del parto di [[Zeus]], per resistere meglio agli spasimi poggiò le mani sulla terra, da quest'ultima sconvolta dal contatto spuntarono dieci demoni cinque femminili corrispondenti alle dita della mano sinistra e cinque maschili corrispondenti alle dita della mano destra. Il nome di Dattili Idei ricorda appunto la loro origine Daktylos (dito) e dal monte [[Ida]] a [[Creta]] dove ciò accadde. Per prima cosa aiutarono la dea a partorire [[Zeus]]. I Dattili maschi non sarebbero altri che i [[Cureti]]  che con le loro danze rumorose protessero la culla di [[Zeus]]; difatti i confini dell'identità fra Dattili Idei, [[Coribanti]] e [[Cureti]] erano molto instabili. Ma neanche il loro numero era stabilito, così si diceva fossero cento, altrove si diceva venti che erano fabbri, e di trentadue che erano maghi. Oppure che i maschi erano nati dalla mano destra erano stati gli inventori della metallurgia, le femmine nate dalla sinistra si stabilirono nella [[Samotracia]], dove avrebbero insegnato ad [[Orfeo]] i misteri della Dea Madre.  
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<br>Altri raccontano di solo cinque Dattili Idei dandone pure i nomi: [[Peonio]], [[Epimede]], [[Giasio]], [[Ida]] e [[Eracle]] (che non era l'eroe forzuto). Si racconta pure di soli tre Dattili Idei servi della dea madre Cibele: [[Acmonte]] l'incudine, [[Damnameneo]] il martello e [[Chelmi]] il ferro o il coltello. Quest'ultimo per aver offeso [[Rea]] fu tramutato in ferro o comunque gli altri due fratelli gli furono ostili. Si parla anche di due soli Dattili Idei: [[Tizia]] e [[Cilleno]], nati non in conseguenza al parto di [[Rea]] ma a quello della [[ninfa]] [[Anchiale]], ma siccome questa stendendo le mani anzichè stenderle le chiudeva nacque soltanto un Dattilo per mano. Questi due sarebbero stati compagni di trono di [[Cibele]]. Nonostante tutte le varianti i Dattili altri non sono che strumenti della Grande Madre: fabbri e stregoni.
  
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[[Categoria:Esseri Intermediari]]
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[[Categoria:Demoni]]
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[[Categoria:Sesso: Maschio]]
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[[Categoria:Sesso: Femmina]]
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[[Categoria:Aspetto: Antropomorfo]]
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[[Categoria:Indole: Non specificato]]

Versione delle 09:34, 7 lug 2019

Rea, nelle doglie del parto di Zeus, per resistere meglio agli spasimi poggiò le mani sulla terra, da quest'ultima sconvolta dal contatto spuntarono dieci demoni cinque femminili corrispondenti alle dita della mano sinistra e cinque maschili corrispondenti alle dita della mano destra. Il nome di Dattili Idei ricorda appunto la loro origine Daktylos (dito) e dal monte Ida a Creta dove ciò accadde. Per prima cosa aiutarono la dea a partorire Zeus. I Dattili maschi non sarebbero altri che i Cureti che con le loro danze rumorose protessero la culla di Zeus; difatti i confini dell'identità fra Dattili Idei, Coribanti e Cureti erano molto instabili. Ma neanche il loro numero era stabilito, così si diceva fossero cento, altrove si diceva venti che erano fabbri, e di trentadue che erano maghi. Oppure che i maschi erano nati dalla mano destra erano stati gli inventori della metallurgia, le femmine nate dalla sinistra si stabilirono nella Samotracia, dove avrebbero insegnato ad Orfeo i misteri della Dea Madre.
Altri raccontano di solo cinque Dattili Idei dandone pure i nomi: Peonio, Epimede, Giasio, Ida e Eracle (che non era l'eroe forzuto). Si racconta pure di soli tre Dattili Idei servi della dea madre Cibele: Acmonte l'incudine, Damnameneo il martello e Chelmi il ferro o il coltello. Quest'ultimo per aver offeso Rea fu tramutato in ferro o comunque gli altri due fratelli gli furono ostili. Si parla anche di due soli Dattili Idei: Tizia e Cilleno, nati non in conseguenza al parto di Rea ma a quello della ninfa Anchiale, ma siccome questa stendendo le mani anzichè stenderle le chiudeva nacque soltanto un Dattilo per mano. Questi due sarebbero stati compagni di trono di Cibele. Nonostante tutte le varianti i Dattili altri non sono che strumenti della Grande Madre: fabbri e stregoni.