Cureti

Erano i giovani che danzavano e facevano grande rumore battendo le lance contro gli scudi per non fare sentire i vagiti di Zeus infante, quando Rea lo nascose a Crono perché non lo divorasse. L'origine dei Cureti è controversa. Omero (Iliade, IX) li conosce solo come popolazione dell'Etolia; Strabone (10, 3, 1 ss.) invece racconta che essi sarebbero stati sette fratelli (fra cui Melisseo) originari dell'Eubea e figli di Combe e Soco; mandati in esilio dal padre, vagarono per la Grecia: prima a Creta, dove protessero l'infanzia di Zeus, poi in Frigia, dove allevarono Dioniso, e infine in Attica, da cui riuscirono a rientrare in patria. In ogni caso, nella tradizione mitografica, i Cureti sono personaggi del corteggio di Rea, in seguito identificati con i Coribanti asiatici, quando anche la divinità di Rea si fuse con quella della Grande Madre Cibele, di origine frigia. I sacerdoti di Rea e Zeus Ideo, chiamati anch'essi Cureti, eseguivano una fragorosa danza con le armi chiamata prylis, in ricordo della loro "azione di disturbo" a favore dell'infante Zeus.