Creonte (2)
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Figlio di Meneceo, fratello di Giocasta: fu padre di Meneceo, Megara ed Emone. Assunse il governo di Tebe quando Edipo, colto dal rimorso, andò in esilio volontario, prima quale tutore di Eteocle e di Polinice, poi, alla loro morte, quale re. Condannò a morte Antigone perché aveva dato sepoltura al fratello Polinice, contravvenendo ai suoi ordini. Difese la città nella guerra dei Sette, e per salvarla immolò Meneceo. Secondo una tradizione fu ucciso da Teseo, un'altra dice che fu assassinato da Lico, che ne usurpò il trono. Nelle tragedie greche è descritto come tiranno.
Riferimenti letterari
La figura di Creonte nella letteratura postclassica
- Vittorio Alfieri, Antigone, tragedia.