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Versione delle 18:15, 2 nov 2011

Distribuzione geografica della popolazione, in giallo le zone abitate dagli Inuit

Le terre occupate dagli Eschimesi (che si autodefiniscono inuit, "uomini"), con una popolazione di circa 70.000 abitanti, sono situate nelle zone costiere dell'Asia e dell'America, sullo stretto di Bering, in Alaska, nel Labrador e in Groenlandia.
Gli Inuit, appartenenti alla razza mongolica, sono perlopiù cacciatori e pescatori: durante l'estate vivono principalmente nell'entroterra cacciando il caribù mentre, durante l'inverno, si spostano nei pressi del mare.
Nella mitologia Inuit, tutto nell'universo, realtà concreta o concetto spirituale, è vivificato dall'innua. Il rapporto tra inuk ("essere umano") e inua ("forza animatrice") può essere paragonato al rapporto tra "essere pensante" ed "essere vivente" della cultura occidentale.
Per quel che riguarda la vita ultraterrene gli Inuit credono nell'esistenza di tre regni due sono felici, in alto nel cielo e e nelle profondità marine; il terzo, situato sotto la superficie terrestre, è luogo di soggiorno nefasto.
I rituali sono perlopiù di caccia ed hanno un duplice scopo:devono assicurare che gli animali si lascino cacciare per fornire il cibo agli uomini ma, insieme, devono concedere un giusto trattamento all'animale cacciato, in modo che il suo soffio vitale non abbia a lamentarsi dei cacciatori con gli altri animali o con il loro dio.
Nelle tradizioni familiari, basate sulla monogamia, lo sciamano ricopre il ruolo di capo e di giudice. Grazie all'aiuto dei tunarak ("spiriti ausiliari"), l'angakoq ("lo sciamano") dispone di una forza superiore: indaga sul destino degi uomini e offre il suo aiuto in caso di malattie.