Differenze tra le versioni di "Cassiopea (1)"

 
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[[Immagine:Cassiopeameg.jpg|250px|thumb|right|La costellazione di Cassiopea]]E' proverbialmente nota per la sua vanità. Moglie di [[Cefeo]], re di Giaffa, e madre di [[Andromeda]], si ritiene infatti la più bella, più bella addirittura delle [[Nereidi]], affascinanti creature del mare. Queste, adirate per l’irriverente ed “umano” confronto, si rivolgono al loro protettore, il dio del mare [[Poseidone]] ([[Nettuno]]) per punire la presunzione di Cassiopea. Egli manda allora, lungo le coste di Giaffa, un terribile mostro, [[Ceto]] (da cui cetaceo), la Balena, con l’incarico di sollevare un’onda così alta da sommergere le coste del regno d'Etiopia. [[Cefeo]] corre ai ripari e riceve, da un oracolo, la soluzione per salvare il suo regno: sacrificare a Ceto la figlia [[Andromeda]]. Pur se disperato, per la salvezza del suo popolo e del regno, [[Cefeo]] incatena la figlia agli scogli davanti a Giaffa. Fortunatamente, proprio quando [[Ceto]] sta per impadronirsi della sfortunata principessa, passa di là il giovane  [[Perseo]] col sul cavallo alato [[Pegaso]], il quale, reduce dall’impresa contro [[Medusa]], porta con sé la testa del mostro dallo sguardo pietrificante. Con questa trasforma in statua la Balena e può liberare la sventurata [[Andromeda]]. In cambio [[Perseo]] chiese la mano di [[Andromeda]] che divenne, dopo varie peripezie, sua sposa. Come punizione aggiunta, a Cassiopea venne inflitto di girare eternamente attorno al polo trovandosi spesso, pur se assisa al trono, in una posizione poco dignitosa, sottosopra, con la testa in giù e le ginocchia in alto. Tutti i protagonisti di questo mito sono presenti nel cielo di fine autunno. A nord est troviamo infatti la costellazione di [[Cefeo]], anch’essa circumpolare come quella di sua moglie Cassiopea, mentre più a sud troviamo loro figlia Andromeda, rappresentata tra le catene in attesa di Ceto, che si vede avanzare dall’eclittica verso nord, mentre da ovest sopraggiunge il prode [[Perseo]], secondo alcuni a cavallo del [[Pegaso]] che difatti ha addirittura una stella in comune con la costellazione di [[Andromeda]].
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Figlia di [[Arabo (1)|Arabo]]. E' proverbialmente nota per la sua vanità. Moglie di [[Cefeo]], re di Etiopia (o di Giaffa), e madre di [[Andromeda]], si ritiene infatti la più bella, più bella addirittura delle [[Nereidi]], affascinanti creature del mare. Queste, adirate per l’irriverente ed “umano” confronto, si rivolgono al loro protettore, il dio del mare [[Poseidone]] ([[Nettuno]]) per punire la presunzione di Cassiopea. Egli manda allora, lungo le coste di Giaffa, un terribile mostro, [[Ceto]] (da cui cetaceo), la Balena, con l’incarico di sollevare un’onda così alta da sommergere le coste del regno d'Etiopia. [[Cefeo]] corre ai ripari e riceve, da un oracolo, la soluzione per salvare il suo regno: sacrificare a Ceto la figlia [[Andromeda]]. Pur se disperato, per la salvezza del suo popolo e del regno, [[Cefeo]] incatena la figlia agli scogli davanti a Giaffa. Fortunatamente, proprio quando [[Ceto]] sta per impadronirsi della sfortunata principessa, passa di là il giovane  [[Perseo]] col sul [[cavallo]] alato [[Pegaso]], il quale, reduce dall’impresa contro [[Medusa]], porta con sé la testa del mostro dallo sguardo pietrificante. Con questa trasforma in statua la Balena e può liberare la sventurata [[Andromeda]]. In cambio [[Perseo]] chiese la mano di [[Andromeda]] che divenne, dopo varie peripezie, sua sposa. Come punizione aggiunta, a Cassiopea venne inflitto di girare eternamente attorno al polo trovandosi spesso, pur se assisa al trono, in una posizione poco dignitosa, sottosopra, con la testa in giù e le ginocchia in alto. Tutti i protagonisti di questo mito sono presenti nel cielo di fine autunno. A nord est troviamo infatti la costellazione di [[Cefeo]], anch’essa circumpolare come quella di sua moglie Cassiopea, mentre più a sud troviamo loro figlia Andromeda, rappresentata tra le catene in attesa di Ceto, che si vede avanzare dall’eclittica verso nord, mentre da ovest sopraggiunge il prode [[Perseo]], secondo alcuni a [[cavallo]] del [[Pegaso]] che difatti ha addirittura una stella in comune con la costellazione di [[Andromeda]].
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<br>Secondo una tradizione del tutto diversa, Cassiopea era moglie di [[Epafo]] e non avrebbe mai avuto nulla a che fare con [[Perseo]].
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=== La figura di Cassiopea nella letteratura postclassica ===
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Versione attuale delle 19:59, 8 feb 2023

SCHEDA
Cassiopeameg.jpg
IDENTITÀ
Nome orig.: -
Altri nomi: -
Etimologia: -
Sesso: Femmina
Genitori: [[]] e [[]]
oppure [[{{{padre2}}}]] e [[{{{madre2}}}]]
oppure [[{{{padre3}}}]] e [[{{{madre3}}}]]
oppure [[{{{padre4}}}]] e [[{{{madre4}}}]]
Fratelli/Sorelle:
Fratellastri e/o
Sorellastre:
'
[[]]
[[]]
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LOCALIZZAZIONE
Sezione: Mitologia Classica
Continente: Europa
Area: Mediterraneo
Paese: Grecia
Regione: [[{{{regione}}}]]
Provincia: [[{{{provincia}}}]]
Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: Greci
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Umani
Sottotipologia: Nobili
Specificità: Sovrani
Subspecifica: -
CARATTERI
Aspetto: Antropomorfo
Indole: Malevola
Elemento:
Habitat:
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE
Metamorfosi Punizione Divina

Figlia di Arabo. E' proverbialmente nota per la sua vanità. Moglie di Cefeo, re di Etiopia (o di Giaffa), e madre di Andromeda, si ritiene infatti la più bella, più bella addirittura delle Nereidi, affascinanti creature del mare. Queste, adirate per l’irriverente ed “umano” confronto, si rivolgono al loro protettore, il dio del mare Poseidone (Nettuno) per punire la presunzione di Cassiopea. Egli manda allora, lungo le coste di Giaffa, un terribile mostro, Ceto (da cui cetaceo), la Balena, con l’incarico di sollevare un’onda così alta da sommergere le coste del regno d'Etiopia. Cefeo corre ai ripari e riceve, da un oracolo, la soluzione per salvare il suo regno: sacrificare a Ceto la figlia Andromeda. Pur se disperato, per la salvezza del suo popolo e del regno, Cefeo incatena la figlia agli scogli davanti a Giaffa. Fortunatamente, proprio quando Ceto sta per impadronirsi della sfortunata principessa, passa di là il giovane Perseo col sul cavallo alato Pegaso, il quale, reduce dall’impresa contro Medusa, porta con sé la testa del mostro dallo sguardo pietrificante. Con questa trasforma in statua la Balena e può liberare la sventurata Andromeda. In cambio Perseo chiese la mano di Andromeda che divenne, dopo varie peripezie, sua sposa. Come punizione aggiunta, a Cassiopea venne inflitto di girare eternamente attorno al polo trovandosi spesso, pur se assisa al trono, in una posizione poco dignitosa, sottosopra, con la testa in giù e le ginocchia in alto. Tutti i protagonisti di questo mito sono presenti nel cielo di fine autunno. A nord est troviamo infatti la costellazione di Cefeo, anch’essa circumpolare come quella di sua moglie Cassiopea, mentre più a sud troviamo loro figlia Andromeda, rappresentata tra le catene in attesa di Ceto, che si vede avanzare dall’eclittica verso nord, mentre da ovest sopraggiunge il prode Perseo, secondo alcuni a cavallo del Pegaso che difatti ha addirittura una stella in comune con la costellazione di Andromeda.
Secondo una tradizione del tutto diversa, Cassiopea era moglie di Epafo e non avrebbe mai avuto nulla a che fare con Perseo.

LETTERATURA[modifica]

La figura di Cassiopea nella letteratura postclassica[modifica]

  • Pierre Corneille, Andromeda, tragedia.

BIBLIOGRAFIA[modifica]

Fonti Antiche[modifica]

Fonti Moderne[modifica]


Titolo Autore Anno
Dizionario di Mitologia Ferrari, Anna 1999
Dizionario di Mitologia Classica. Dèi, eroi, feste Biondetti, Luisa 1997