Differenze tra le versioni di "Cariclo (3)"

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Versione delle 09:43, 7 lug 2019

Ninfa che fu madre dell'indovino Tiresia. Cariclo era una delle compagne favorite da Atena, che spesso le permetteva di salire sul suo carro. Un giorno, le due divinità si stavano facendo il bagno nella fontana Ippocrene, sull'Elicona. Tiresia, dal canto suo, stava cacciando nelle vicinanze, e finì così per capitare alla stessa sorgente. Il ragazzo vide, quindi, la dea Atena nuda, e lei immediatamente lo accecò. Cariclo protestò per la crudeltà di una simile punizione, ma Atena le spiegò che quella era la sorte destinata a qualunque mortale avesse visto un immortale contro la sua volontà. Ma, per consolarla, accordò a Tiresia doni meravigliosi: un bastone di corniolo, con cui poteva prendere le direzioni come se vedesse, la capacità di comprendere ciò che dicevano gli uccelli (permettendogli così la profezia), e la possibilità di mantenere tutte le sue capacità intellettuali (compresa la profezia) anche nell'Ade, una volta morto.