Cancro

SCHEDA
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IDENTITÀ
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LOCALIZZAZIONE
Sezione: Simboli
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CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Oggetti
Sottotipologia: Corpi Celesti
Specificità: Costellazioni
Subspecifica: -
CARATTERI
Aspetto:
Indole: [[:Elenchi:Indole: {{{indole}}}|{{{indole}}}]]
Elemento:
Habitat:
ATTRIBUTI
Fisici
Animali

Granchio

Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE

La costellazione del Cancro si mostra pallida e poco luminosa, fatto questo che può renderla piuttosto difficile da individuare. Il modo più semplice per farlo è cercarla fra le ben più luminose costellazioni dei Gemelli e del Leone, fra le quali si colloca.
La costellazione del Cancro, per quanto non fosse fra le più luminose, era tuttavia ben nota e studiata dagli antichi greci che la usarono per dare il nome al Tropico del Cancro. Si tratta della latitudine terrestre in cui il sole si allinea verticalmente a mezzogiorno nel giorno del solstizio d’estate, il 21 giugno. Ai tempi degli antichi greci, infatti, quel giorno il sole si trovava nella costellazione del Cancro (oggi è fra il Toro e i Gemelli).

EUROPA[modifica]

Mitologia greca[modifica]

Narra il mito che, tra le dodici fatiche di Eracle, ci fu anche quella di affrontare e uccidere l’Idra di Lerna. Il terribile mostro era un drago di palude, velenosissimo e con numerose teste, di cui una immortale. Eracle si accinse a combatterla, ma dal moncherino di ogni testa che mozzava a colpi di spada, l’idra riusciva a generare due nuove teste, crudeli e voraci quanto quella perduta.
Spettò quindi a Iolao, cugino di Eracle, correre in suo soccorso cauterizzando le ferite delle teste mozzate prima che quelle nuove potessero generarsi. Anche l’Idra ebbe tuttavia un alleato inaspettato: infatti, per volontà di Era dal fondo degli abissi sopraggiunse un grosso granchio, chiamato Carcino. Agguerrito, il granchio prese a pizzicare le dita di Eracle fino a che questi non riuscì, per mezzo della sua poderosa forza, a ucciderlo schiacciandolo col tallone. Eracle fu così finalmente libero di uccidere l’Idra schiacciando la sua testa immortale sotto un grosso masso. In seguito Era, per glorificare la battaglia delle due bestie contro l’odiato eroe, trasformò l’Idra e il Granchio nelle rispettive costellazioni dell’Idra e del Cancro.