Campi Elisi

I Campi Elisi, o Eliseo — talvolta identificati con le Isole dei beati o Isole Fortunate — sono, secondo la mitologia greca e romana, il luogo nel quale dimoravano dopo la morte le anime di coloro che erano amati dagli dèi. Nell'Eneide di Virgilio, Enea, dopo la sua fuga da Troia, arriva in Campania, a Cuma, per consultare la Sibilla. Ella lo accompagna negli Elisi, dove incontra suo padre Anchise, deceduto da poco. Nell'Odissea, invece, Omero ricorda che i Campi Elisi saranno la sorte di Menelao, amato appunto dagli dèi poiché genero di Zeus e in quanto marito di Elena, dandoci anche una descrizione del luogo (libro IV, 702-712). Un luogo in cui per i mortali la vita è bellissima, mai toccata da neve e pioggia, né dal freddo, ma sempre soffi di zeffiro rinfrescanti per gli uomini, mandati dall'Oceano. Tra i mortali che poterono accedervi, si ricordano Anchise, Dardano, Assaraco, Museo, Orfeo, Menelao.