Differenze tra le versioni di "Camerte"

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== Interpretazione ==
 
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Non è chiaro nell'[[Eneide]], unico testo in cui si parla di [[Camerte]], come il giovane rutulo fosse diventato re di un territorio diverso da quello natale, per giunta molto più grande. Desta inoltre stupore il fatto che Camerte non sia presentato nel libro VII, quando Virgilio cita tutti i principali antagonisti italici di [[Enea]]. Ma essendo l'Eneide poema rimasto incompiuto e senza revisione per la morte improvvisa dell'autore, è da ritenersi che nelle sue intenzioni i versi dedicati a Camerte dovessero essere più numerosi.
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Non è chiaro nell'[[Eneide]], unico testo in cui si parla di [[Camerte]], come il giovane rutulo fosse diventato re di un territorio diverso da quello natale, per giunta molto più grande. Desta inoltre stupore il fatto che Camerte non sia presentato nel libro VII, quando Virgilio passa in rassegna tutti i principali antagonisti italici di [[Enea]]. Ma essendo l'Eneide poema rimasto incompiuto e senza revisione per la morte improvvisa dell'autore, è da ritenersi che nelle sue intenzioni i versi dedicati a Camerte dovessero essere più numerosi.
  
 
== Bibliografia ==
 
== Bibliografia ==

Versione delle 12:28, 24 gen 2013

Giovane e biondo signore di Amicle, città del Lazio collocata tra Terracina e Gaeta che secondo una leggenda fu distrutta dopo la sua morte da un'invasione di serpenti. Pare che il suo regno non si limitasse a quell'insediamento: stando a quel che dice Virgilio, al tempo dello sbarco di Enea in Italia egli era il sovrano più potente del Lazio.

La morte

Figlio del rutulo Volcente, Camerte si alleò con Turno nella guerra contro i troiani di Enea, per via delle comuni origini. Cadde in battaglia colpito proprio dalla spada del capo troiano, nel fuggifuggi delle schiere italiche per l'orrenda fine di Tarquito. In seguito Giuturna, la ninfa sorella di Turno, prese l'aspetto del fantasma di Camerte per aizzare gli italici a violare la tregua stipulata nel frattempo tra i due eserciti.

Interpretazione

Non è chiaro nell'Eneide, unico testo in cui si parla di Camerte, come il giovane rutulo fosse diventato re di un territorio diverso da quello natale, per giunta molto più grande. Desta inoltre stupore il fatto che Camerte non sia presentato nel libro VII, quando Virgilio passa in rassegna tutti i principali antagonisti italici di Enea. Ma essendo l'Eneide poema rimasto incompiuto e senza revisione per la morte improvvisa dell'autore, è da ritenersi che nelle sue intenzioni i versi dedicati a Camerte dovessero essere più numerosi.

Bibliografia

Fonti Antiche