Calai

Nome di un semidio (chiamato anche Calais o Calaide), figlio del vento Borea e di Orizia. Partecipò, assieme al fratello gemello Zetes, alla spedizione degli Argonauti e alla cacciata delle Arpie dalla Tracia. Si dice avessero le spalle coperte da scaglie d'oro, le ali ai piedi e lunga capigliatura. Calai allacciò rapporti omoerotici con un altro celebre Argonauta, Orfeo, e quando questi rimase vedovo di Euridice la loro relazione divenne stabile, venendo interrotta solo dalla tragica morte di Orfeo.

La morte e la metamorfosi

Eracle non aveva perdonato ai due giovani Boreadi di aver consigliato agli Argonauti di abbandonarlo in Misia, quando si staccò dai compagni per cercare il disperso Ila: così, li sorprese nell'isola di Tinos, mentre tornavano dai funerali di Pelia, e li uccise a colpi di clava. Poi, pentitosi, ne seppellì i corpi e innalzò sulle loro tombe due stele, di cui una vibra al soffio del vento del nord, Borea appunto, il padre dei ragazzi. Gli dei mutarono poi Calai e Zetes in venti.

Riferimenti artistici

  • Sebastiano Ricci, Fineo e i Boreadi, dipinto.