Brunilde

SCHEDA ANAGRAFICA
IDENTITA'
Nome orig.: -
Altri nomi: -
Etimologia: Valchiria della corazza
Sezione: [[{{{sezione}}}]]
Origine: Norreni
Tipologia: Divinità
Sesso: Femmina
ATTRIBUTI
Aspetto: Antropomorfo
Animali: -
Piante: -
Altri attr.: -
CARATTERI
Indole: Benevola
Elemento: Aria
Habitat: Paradiso
Tematiche: Guerra

"Valchiria della corazza". Per aver protetto in battaglia un guerriero invece di un altro, fu punita dal padre Odino, che la punse con la spina del sopore e perciò la condannò a dormire armata su una rupe cinta di fiamme, Hindasrfjall, fino a quando un intrepido guerriero non l'avesse destata. Sigfrido si imbattè in lei, mentre si recava nella terra dei Nibelunghi e la risvegliò dal sonno fendendo con la spada la corazza che l'avvolgeva come una seconda pelle. Poiché ella possedeva la conoscenza, l'eroe le chiese di insegnargli la saggezza, e allora Brunilde gli porse un calice di birra, lo istruì con saggi consigli e gli donò le rune (quelle della gioia, della vittoria, dell'eloquio, della birra, dei rami e della mente). I due si amarono e dalla loro unione nacque Aslaug. Al momento di separarsi si scambiarono giuramenti di fedeltà e Sigfrido le donò l'anello prezioso di Andvari, ma successivamente, sotto l'effetto di una bevanda magica somministratagli da Crimilde, la dimenticò, innamorandosi di Godhrun, che prese in sposa.
In seguito, grazie ad un inganno ordito proprio da Sigfrido, Brunilde divenne moglie di Gunnar, e quando scoprì, dalla bocca della stessa Godhrun, di essere stata raggirata e tradita, meditò e portò a compimento la distruzione dell'eroe. Gioì sul suo cadavere assassinato, ma poi ricordò l'amore perduto e vomitò veleno. Dopo aver disposto le onoranze funebri di Sigfrido, si stese accanto a lui sulla pira funebre e si trapassò con la spada.