Differenze tra le versioni di "Brihaspati"

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Versione delle 22:23, 27 nov 2011

Dio della Preghiera e del Sacrificio, istitutore degli dèi vedici e personificazione del sacerdozio. Simboleggia anche Brahma e appare nei Veda coi nomi Brahmaspati (Dio del Brahm) e Vachaspati (Dio del verbo divino).
Nel pianeta dello zodiaco indiano Brihaspati impersona Giove; per questo gode dell'attributo di Gishpati (Signote del Culto). Altri suoi appellativi sono: Jiva (Colui che vive), Divinis (Splendore della Gioia), Dishana (l'Intelligente), Brahmanaspati. B. ebbe come sposa Tara (v. Ekagata), la quale, dopo essere stata rapita dal dio Chandra, divenne suo malgrado la causa prima della guerra fra dèi e Asura, conclusasi con la vittoria degli dèi. Tara venne liberata da Brahma e ridata allo sposo. Da Chandra, Tara ebbe un figlio illegittimo, il dio Budha.

Etimologia

Il nome significa «Grande sovrano del culto divino».

Iconografia

Nelle iconografie Brihaspati appare in groppa al cavallo sacrificale con quattro braccia e altrettante mani nelle quali tiene il rosario, il bastone rituale, il fiore di loto e il testo sacro dei Veda.