Differenze tra le versioni di "Biblioteca:Proclo, Inni, Inno ad Ecate e Giano"

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salve, o Ecate, custode delle porte, di gran potenza;
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salve, o [[Ecate]], custode delle porte, di gran potenza;
 
ma anche a te salve, o Giano, progenitore, [[Zeus]] imperituro;
 
ma anche a te salve, o Giano, progenitore, [[Zeus]] imperituro;
 
salve [[Zeus]] supremo;
 
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Salve, o madre degli dei, dai molti nomi, dalla bella prole;
 
Salve, o madre degli dei, dai molti nomi, dalla bella prole;
salve, o Ecate, custode delle porte, di gran potenza; ma anche a te
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salve, o [[Ecate]], custode delle porte, di gran potenza; ma anche a te
 
salve, o Giano, progenitore, [[Zeus]] imperituro; salve [[Zeus]] supremo.
 
salve, o Giano, progenitore, [[Zeus]] imperituro; salve [[Zeus]] supremo.
 
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Versione delle 11:43, 2 apr 2017

Salve, o madre degli dei, dai molti nomi, dalla bella prole;
salve, o Ecate, custode delle porte, di gran potenza;
ma anche a te salve, o Giano, progenitore, Zeus imperituro;
salve Zeus supremo;
rendete luminoso il cammino della mia vita,
colmo di beni, stornate i funesti morbi
dalle mie membra, e l'anima, che sulla terra delira,
traete in alto, purificata dalle iniziazioni che risvegliano la mente.
Vi supplico, tendetemi la mano, e le divine vie
mostratemi, ché le desidero; la luce preziosissima io voglio mirare,
onde m'è dato fuggire la turpitudine della fosca generazione.
Vi supplico, porgetemi la mano, e con i vostri soffi
me travagliata sospingete nel porto della pietà.
Salve, o madre degli dei, dai molti nomi, dalla bella prole;
salve, o Ecate, custode delle porte, di gran potenza; ma anche a te
salve, o Giano, progenitore, Zeus imperituro; salve Zeus supremo.