Biblioteca:Igino, Fabulae 58

Mirra[modifica]

Mirra era figlia di Cinira, re degli Assiri, e di Cencreide. Sua madre Cencreide affermò superbamente, che sua figlia era più bella persino di Afrodite. Allora Afrodite castigò quella madre infondendo a Mirra un amore mostruoso, al punto che ella si innamorò del proprio padre. Per evitare che la ragazza si suicidasse impiccandosi, la nutrice intervenne; così, grazie alla nutrice, ella poté giacere con il padre dal quale concepì un figlio. Perché questo non venisse scoperto, spinta dal pudore si rifugiò nei boschi. Poi Afrodite ebbe pietà di lei e la trasformò in quell’albero da cui stillano le gocce di mirra. Di lì nacque Adone che fece scontare a Afrodite le sofferenze della madre.