Biblioteca:Igino, Fabulae 03

Frisso ed Elle, resi folli da Libero, erravano nei boschi. Si racconta che la loro madre Nuvola sia andata a cercarli portando un ariete dal vello d’oro, figlio di Poseidone e Teofane, e che abbia detto ai suoi figli di montargli sulla groppa per rifugiarsi presso il re dei Colchi, Eete, figlio di Sole; lì avrebbero dovuto immolare l’ariete a Ares. Dicono che così avvenne. Dopo essere montati, mentre l’ariete li trasportava sopra il mare, Elle precipitò e da lei quel mare fu detto Ellesponto. Frisso invece giunse tra i Colchi; lì, secondo le istruzioni della madre, immolò l’ariete e pose il suo vello d’oro nel tempio di Ares, sotto la custodia di un drago: fu questa pelle che Giasone, figlio di Esone e Alcimede, andò a cercare. Eete accolse benevolmente Frisso e gli concesse in sposa la figlia Calciope, che poi gli diede dei figli. Successivamente però Eete ebbe paura di perdere il regno, poi che un oracolo gli aveva predetto, interpretando alcuni portenti, che doveva guardarsi dalla morte per mano di uno straniero discendente di Eolo: così uccise Frisso. Allora i suoi figli, Argo, Frontide, Mela, Cilindro, salirono su un ‘imbarcazione per tornare dal nonno Atamante. Giasone li raccolse naufraghi sull’isola di Dia e li riportò presso la madre Calciope, che lo raccomandò a sua sorella Medea.