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Leggendario re assiro, padre di [[Nino]]; fondatore della monarchia assiro-babilonese. Divinizzato, ebbe un simulacro che il popolo venerò in un grandioso tempio di nome [[Fui]], eretto dal figlio [[Nino]]. Quel tempio passò alla storia come uno dei più importanti edifici assiro-babilonesi, composto da otto torri quadrate sovrapposte. Narra una leggenda che nell'ultima torre vi erano un letto fregiato di vari ornamenti e una tavola d'oro; quel luogo era di notte interdetto a tutti, salvo a una certa dama la quale, secondo quanto affermavano i sacerdoti del tempio, era per singolare favore anteposta a tutti. La leggenda riporta che in quella stanza il dio Belo era solito trascorrere le sue ore più quiete quando più gli garbava.
 
Leggendario re assiro, padre di [[Nino]]; fondatore della monarchia assiro-babilonese. Divinizzato, ebbe un simulacro che il popolo venerò in un grandioso tempio di nome [[Fui]], eretto dal figlio [[Nino]]. Quel tempio passò alla storia come uno dei più importanti edifici assiro-babilonesi, composto da otto torri quadrate sovrapposte. Narra una leggenda che nell'ultima torre vi erano un letto fregiato di vari ornamenti e una tavola d'oro; quel luogo era di notte interdetto a tutti, salvo a una certa dama la quale, secondo quanto affermavano i sacerdoti del tempio, era per singolare favore anteposta a tutti. La leggenda riporta che in quella stanza il dio Belo era solito trascorrere le sue ore più quiete quando più gli garbava.
  
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[[Categoria:Mitologia Mesopotamica]]
 
[[Categoria:Mitologia Babilonese]]
 
[[Categoria:Mitologia Babilonese]]
 
[[Categoria:Asia]]
 
[[Categoria:Asia]]

Versione delle 20:19, 30 giu 2013

Leggendario re assiro, padre di Nino; fondatore della monarchia assiro-babilonese. Divinizzato, ebbe un simulacro che il popolo venerò in un grandioso tempio di nome Fui, eretto dal figlio Nino. Quel tempio passò alla storia come uno dei più importanti edifici assiro-babilonesi, composto da otto torri quadrate sovrapposte. Narra una leggenda che nell'ultima torre vi erano un letto fregiato di vari ornamenti e una tavola d'oro; quel luogo era di notte interdetto a tutti, salvo a una certa dama la quale, secondo quanto affermavano i sacerdoti del tempio, era per singolare favore anteposta a tutti. La leggenda riporta che in quella stanza il dio Belo era solito trascorrere le sue ore più quiete quando più gli garbava.