Differenze tra le versioni di "Atlante (1)"

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*Giacomo Leopardi, ''Dialogo di Ercole e Atlante'' (in ''Operette morali'').
 
*Giacomo Leopardi, ''Dialogo di Ercole e Atlante'' (in ''Operette morali'').
  
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Versione delle 18:41, 12 dic 2018

Titano, figlio di Giapeto e di Asia, e dunque fratello di Prometeo ed Epimeteo. Fu condannato da Zeus, probabilmente per aver partecipato alla rivolta dei Titani, a reggere con le mani e con le spalle il cielo. Con Pleione aveva generato le Pleiadi e Calipso, con Etra le Iadi e Iante, con Esperide le Esperidi. Il regno di Atlante si trovava proprio vicino al giardino delle Esperidi, ai confini occidentali del mondo. Secondo la tradizione Eracle, che doveva impadronirsi delle mele d'oro custodite dalle Esperidi, giunse da Atlante il quale si offrì di andare egli stesso a raccogliere le mele, se l'eroe avesse momentaneamente sorretto, al suo posto, il cielo. Secondo un altro mito, evidentemente discordante dal precedente, Perseo, avo di Eracle, dopo aver ucciso la Gorgone giunse sul suo cavallo alato Pegaso da Atlante, chiedendogli ospitalità: avendone ricevuto un rifiuto, Perseo mostrò la testa della Gorgone al titano, che si pietrificò, diventando così il monte Atlante.

Riferimenti letterari

La figura di Atlante nella letteratura postclassica

  • Giacomo Leopardi, Dialogo di Ercole e Atlante (in Operette morali).