Differenze tra le versioni di "Atena"
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− | Figlia di [[Zeus]], nacque dal suo capo tutta armata, quando il dio ebbe inghiottito la sua prima moglie [[Metide]]. Prudenza e forza erano le sue due caratteristiche. Dea della guerra dell'intelligenza, protettrice delle città e specialmente di Atene. Era anche la dea delle arti e della scienza. Insegnò ai cittadini a domare i tori, inventò l'aratro e l'arte del fuoco, insegnò a filare, a tessere, a tingere. Era venerata in moltissime città, e in suo onore si celebravano molte feste, come le [[Panatenee]] e le [[Erreforie]]. Sul capo portava l'elmo con un occhio (aulopide), sul petto l'egida coi serpenti nell'orlo e nel mezzo la testa della [[Medusa]]. Era armata di lancia, e animali a lei sacri erano la civetta e il gallo. I romani la chiamarono [[Minerva]]. | + | [[Immagine:Atenabotticelli.jpg|thumb|250 px|right|Botticelli, Pallade doma un Centauro – 1482/83]] Figlia di [[Zeus]], nacque dal suo capo tutta armata, quando il dio ebbe inghiottito la sua prima moglie [[Metide]]. Prudenza e forza erano le sue due caratteristiche. Dea della guerra dell'intelligenza, protettrice delle città e specialmente di Atene. Era anche la dea delle arti e della scienza. Insegnò ai cittadini a domare i tori, inventò l'aratro e l'arte del fuoco, insegnò a filare, a tessere, a tingere. Era venerata in moltissime città, e in suo onore si celebravano molte feste, come le [[Panatenee]] e le [[Erreforie]]. Sul capo portava l'elmo con un occhio (aulopide), sul petto l'egida coi serpenti nell'orlo e nel mezzo la testa della [[Medusa]]. Era armata di lancia, e animali a lei sacri erano la civetta e il gallo. I romani la chiamarono [[Minerva]]. |
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Versione delle 13:42, 10 gen 2009
Figlia di Zeus, nacque dal suo capo tutta armata, quando il dio ebbe inghiottito la sua prima moglie Metide. Prudenza e forza erano le sue due caratteristiche. Dea della guerra dell'intelligenza, protettrice delle città e specialmente di Atene. Era anche la dea delle arti e della scienza. Insegnò ai cittadini a domare i tori, inventò l'aratro e l'arte del fuoco, insegnò a filare, a tessere, a tingere. Era venerata in moltissime città, e in suo onore si celebravano molte feste, come le Panatenee e le Erreforie. Sul capo portava l'elmo con un occhio (aulopide), sul petto l'egida coi serpenti nell'orlo e nel mezzo la testa della Medusa. Era armata di lancia, e animali a lei sacri erano la civetta e il gallo. I romani la chiamarono Minerva.