Differenze tra le versioni di "Astolfo"

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Astolfo è un duca inglese, figlio di [[Ottone]], è cugino di [[Orlando]], di [[Rinaldo]] e [[Bradamante]]. La maga [[Alcina]] lo tramuta in una pianta di mirto; riprenderà figura di uomo grazie alla fata [[Melissa]]. Monta sull'[[Ippogrifo]]  e parte alla ricerca di avventure. Lotta con i mostri [[Caligorante]] e [[Orrilo]], è presente alla giostra di Damasco, raggiunge la terra delle donne omicide.
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Astolfo è un duca inglese, figlio di [[Ottone]], è cugino di [[Orlando]], di [[Rinaldo]] e [[Bradamante]]. La maga [[Alcina]] lo tramuta in una pianta di mirto; riprenderà figura umana grazie alla maga [[Melissa]]. Monta sull'[[Ippogrifo]]  e parte alla ricerca di avventure. Lotta con i mostri [[Caligorante]] e [[Orrilo]], è presente alla giostra di Damasco, raggiunge la terra delle donne omicide.
 
Piegato ai suoi voleri l'Ippogrifo, s'innalza in volo, raggiunge il castello di Atlante, tocca l'Etiopia, dopo aver sorvolato da un mare all'altro il paese dei Galli suscitando la profonda meraviglia negli ignari terrestri; varcati infine i Pirenei, sorvolata la Spagna, le Baleari, l'Egitto, in Abissinia scende alla ricca città di Nubia, su cui regna [[Senapo]].
 
Piegato ai suoi voleri l'Ippogrifo, s'innalza in volo, raggiunge il castello di Atlante, tocca l'Etiopia, dopo aver sorvolato da un mare all'altro il paese dei Galli suscitando la profonda meraviglia negli ignari terrestri; varcati infine i Pirenei, sorvolata la Spagna, le Baleari, l'Egitto, in Abissinia scende alla ricca città di Nubia, su cui regna [[Senapo]].
 
<br>Questi, insuperbito della sua potenza (tra l'altro aveva in suo potere gli Egiziani, perché dal suo capriccio dipendeva la loro esistenza, avendo egli la possibilità di deviare il corso del Nilo), aveva concepito il disegno di scalare il Paradiso terrestre.
 
<br>Questi, insuperbito della sua potenza (tra l'altro aveva in suo potere gli Egiziani, perché dal suo capriccio dipendeva la loro esistenza, avendo egli la possibilità di deviare il corso del Nilo), aveva concepito il disegno di scalare il Paradiso terrestre.

Versione delle 16:03, 9 mag 2011

Astolfo è un duca inglese, figlio di Ottone, è cugino di Orlando, di Rinaldo e Bradamante. La maga Alcina lo tramuta in una pianta di mirto; riprenderà figura umana grazie alla maga Melissa. Monta sull'Ippogrifo e parte alla ricerca di avventure. Lotta con i mostri Caligorante e Orrilo, è presente alla giostra di Damasco, raggiunge la terra delle donne omicide. Piegato ai suoi voleri l'Ippogrifo, s'innalza in volo, raggiunge il castello di Atlante, tocca l'Etiopia, dopo aver sorvolato da un mare all'altro il paese dei Galli suscitando la profonda meraviglia negli ignari terrestri; varcati infine i Pirenei, sorvolata la Spagna, le Baleari, l'Egitto, in Abissinia scende alla ricca città di Nubia, su cui regna Senapo.
Questi, insuperbito della sua potenza (tra l'altro aveva in suo potere gli Egiziani, perché dal suo capriccio dipendeva la loro esistenza, avendo egli la possibilità di deviare il corso del Nilo), aveva concepito il disegno di scalare il Paradiso terrestre.
Raggiunto dalla vendetta divina, ridotto in cecità e tormentato dalle Arpie, è consolato solo dalla profezia che prevede la sua salvezza nella futura comparsa di un cavaliere volante disceso dal cielo; il resto è prevedibile: quando Astolfo giunge è salutato come il salvatore. In effetti riesce a far fuggire le Arpie col suono del corno: esse riparano in una grotta che conduce all'Inferno. Successivamente Astolfo sale al Paradiso terrestre: incontra, nei panni di un venerando vecchio che gli si presenta, san Giovanni Evangelista. Gli racconta come il Padreterno, reso invulnerabile Orlando a difesa della Santa Fede, l'avesse punito a causa del suo amore per una pagana: per questo Dio l'aveva privato del ben dell'intelletto e costretto a errare senza vesti e delirante; Astolfo (è stato così disposto dal Padreterno) dovrà salire nel mondo della Luna e rintracciarvi il senno di Orlando.
San Giovanni e Astolfo, in una notte di luna, salgono sul carro del profeta Elia e raggiungono il pianeta; in tante ampolle è conservato il senno di molti uomini, e nella più grande si trova appunto il senno di Orlando.
Astolfo ritorna sulla Terra; dopo una dura lotta con Orlando, sempre "furioso", riesce a sopraffarlo e a catturarlo con l'aiuto di Oliviero e Brandimarte; poi, fattolo trasportare da Dudone fin sulla spiaggia, lo immerge, per liberarlo dal sudiciume di cui è incrostato, nelle onde per ben sette volte; infine gli chiude la bocca con alcune erbe e avvicina alle sue narici l'ampolla: Orlando è costretto ad aspirare e a riassorbire in questo modo il senno.
Grazie all'intervento prodigioso di Astolfo il paladino è del tutto rinsavito e pronto per le nuove avventure, libero dalla passione amorosa che lo aveva ridotto a quel misero stato .
In precedenza Astolfo aveva ridonato la vista a Senapo, che per ringraziamento gli aveva donato un esercito: riesce così ad avere una parte determinante nell'assedio di Biserta.
Infine Astolfo ritorna in Francia.