Differenze tra le versioni di "Askar"

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Secondo una versione siberiana della leggenda di [[Alessandro Magno]], il re, nel corso dei suoi viaggi, in un'isola avrebbe visto un uovo alto come dieci mucchi di fieno, da cui uscì un uccello enorme. L'animale emise un fichio e divenne più grande; poi un altro, ed ingrandì ancora. Allora il filosofo Fiatone (?), che faceva parte anche lui della spedizione, spiegò che quello che sembrava un uccello era in realtà un [[drago]]: infatti il drago dopo mille anni di vita diventerebbe un [[Astar]] e dopo altri mille un Askar. L'Askar tocca con un'ala il cielo e con l'altra la terra, ed è in grado di emettere fulmini e tuoni.  
 
Secondo una versione siberiana della leggenda di [[Alessandro Magno]], il re, nel corso dei suoi viaggi, in un'isola avrebbe visto un uovo alto come dieci mucchi di fieno, da cui uscì un uccello enorme. L'animale emise un fichio e divenne più grande; poi un altro, ed ingrandì ancora. Allora il filosofo Fiatone (?), che faceva parte anche lui della spedizione, spiegò che quello che sembrava un uccello era in realtà un [[drago]]: infatti il drago dopo mille anni di vita diventerebbe un [[Astar]] e dopo altri mille un Askar. L'Askar tocca con un'ala il cielo e con l'altra la terra, ed è in grado di emettere fulmini e tuoni.  
  
[[Categoria:Creature Fantastiche della Russia]]
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[[Categoria:Europa]]
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[[Categoria:Russia]]
 
[[Categoria:Uccelli]]
 
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Versione delle 18:03, 14 nov 2011

Secondo una versione siberiana della leggenda di Alessandro Magno, il re, nel corso dei suoi viaggi, in un'isola avrebbe visto un uovo alto come dieci mucchi di fieno, da cui uscì un uccello enorme. L'animale emise un fichio e divenne più grande; poi un altro, ed ingrandì ancora. Allora il filosofo Fiatone (?), che faceva parte anche lui della spedizione, spiegò che quello che sembrava un uccello era in realtà un drago: infatti il drago dopo mille anni di vita diventerebbe un Astar e dopo altri mille un Askar. L'Askar tocca con un'ala il cielo e con l'altra la terra, ed è in grado di emettere fulmini e tuoni.