Ascanio

Figlio di Enea e di Creusa, nacque pochi anni prima che scoppiasse la guerra di Troia. Alla caduta della città segui il padre nell'esilio e giunse adolescente nel Lazio. Qui durante una battuta di caccia uccise accidentalmente una cerva addomesticata da Almone, giovane valletto del re Latino; scoppiò una rissa tra troiani e italici, nella quale Almone trovò la morte, e da qui si arrivò alla guerra armata, che vide i troiani attaccati da quasi tutte le popolazioni indigene, soprattutto dai Rutuli di Turno; ma alla fine si imposero i nuovi arrivati, con l'aiuto degli Arcadi, dei Liguri e della maggior parte degli Etruschi. Dopo la morte di Enea, e un periodo di relativa pace, Ascanio riprese la guerra contro quella parte minoritaria di Etruschi che nella guerra tra Enea e Turno aveva sostenuto quest'ultimo; ed ucciso il loro re, fondò Alba Longa che fece capitale del suo regno, quindi riaccolse nella città la matrigna Lavinia che dopo alcuni contasti insorti tra i due vagabondava per i boschi col proprio figlioletto Silvio che in seguito succedette ad Ascanio.