Differenze tra le versioni di "Artemide"

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Figlia di [[Zeus]] e di [[Leto]], sorella gemella di [[Apollo]], dea della caccia. Vergine cacciatrice, inseguiva, cone le sue [[ninfe]], le fiere nei boschi. Fu identificata con [[Ecate]], dea lunare.  
 
Figlia di [[Zeus]] e di [[Leto]], sorella gemella di [[Apollo]], dea della caccia. Vergine cacciatrice, inseguiva, cone le sue [[ninfe]], le fiere nei boschi. Fu identificata con [[Ecate]], dea lunare.  
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==Amori==
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Una volta Artemide si era innamorata di un pastore bellissimo, Endimione, che pascolava le greggi sul monte Latmo: ella scendeva ogni notte nella caverna dove il pastore dormiva, per sorvegliarlo e le bastava guardalo e stargli vicino in silenzio.
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==Iconografia==
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Artemide era rappresentata come una giovane dal viso delicato e bellissimo, con l'arco e la faretra e con la veste corta; per la sua qualità di dea della Luna aveva sul capo una corona di stelle o, più spesso, una falce di luna.
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==Attributi==
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Le erano sacri tra gli animali, la cerva, il cane, il cinghiale e il lupo; tra le piante, l'alloro, il cedro e l'olivo.
  
 
==Culto==
 
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Anticamente le erano offerte vittime umane. Ebbe particolare culto a [[Efeso]], dove veniva rappresentata con dieci mammelle.  
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In Tauride si adorava un'Artemide Tauria, che nei tempi antichi pretendeva sacrifici umani. Basti ricordare [[Agamennone]] che dovette sacrificare a questa dea sua figlia Ifigenia, perché la sua flotta potesse partire per la [[Troade]]. Ebbe particolare culto a [[Efeso]], dove veniva rappresentata con dieci mammelle.  
  
 
==Personaggi simili==
 
==Personaggi simili==

Versione delle 15:09, 30 set 2011

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Tipologia: Divinità
Sesso: Femmina
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Elemento: Terra
Habitat: Boschi
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Figlia di Zeus e di Leto, sorella gemella di Apollo, dea della caccia. Vergine cacciatrice, inseguiva, cone le sue ninfe, le fiere nei boschi. Fu identificata con Ecate, dea lunare.

Amori

Una volta Artemide si era innamorata di un pastore bellissimo, Endimione, che pascolava le greggi sul monte Latmo: ella scendeva ogni notte nella caverna dove il pastore dormiva, per sorvegliarlo e le bastava guardalo e stargli vicino in silenzio.

Iconografia

Artemide era rappresentata come una giovane dal viso delicato e bellissimo, con l'arco e la faretra e con la veste corta; per la sua qualità di dea della Luna aveva sul capo una corona di stelle o, più spesso, una falce di luna.

Attributi

Le erano sacri tra gli animali, la cerva, il cane, il cinghiale e il lupo; tra le piante, l'alloro, il cedro e l'olivo.

Culto

In Tauride si adorava un'Artemide Tauria, che nei tempi antichi pretendeva sacrifici umani. Basti ricordare Agamennone che dovette sacrificare a questa dea sua figlia Ifigenia, perché la sua flotta potesse partire per la Troade. Ebbe particolare culto a Efeso, dove veniva rappresentata con dieci mammelle.

Personaggi simili

Presso i Romani era venerata col nome di Diana.

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