Arpocrate

Dal greco Har-pe-chrod, cioè del dio egizio Horus che era raffigurato come un fanciullo e in tale modo con un dito in bocca. I greci scambiarono il gesto per un chiaro ordine al silenzio e dato che nel loro Olimpo non avevano un tale dio, accettarono ben volentieri Arpocrate a questa mansione.
Il culto di Arpocrate si diffuse anche fra i Romani i quali posero la sua statua alle soglie dei templi e degli edifici pubblici.