Ares

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Figlio di Zeus e di Era. Dio della guerra, turbolento e litigioso, rappresentava più la violenza che l'eroismo ed il coraggio. Nella guerra tra Greci e Troiani egli partecipò a fianco di quest'ultimi senza un motivo ben preciso. Ares è l'unico dio che, in una lotta con altri dèi, viene atterrato e giusto ad Atena spetta questo compito, anch'essa dea della guerra (ma ne incarna l'eroismo intelligente). Anche i compagni di Ares sono piuttosto antipatici: Eris la discordia, Deimos il terrore e Fobos la Paura, gli ultimi due sono addirittura figli suoi e di Afrodite. Ebbe da Afrodite altri figli più simpatici: Eros, Anteros ed Armonia. Il culto di Ares era originario della Tracia, si diffuse pure in Grecia senza però diventare molto popolare tranne che a Sparta e a Tebe, i Greci erano abbastanza raffinati per gradire un dio così irrazionale e demoniaco. Ad Atene aveva consacrato soltanto l'Aeropago (vedi Euripide, Ifigenia in Tauride 945 ss) che era il tribunale supremo. Gli animali a lui sacri erano il cane e l'avvoltoio e i suoi attributi la fiaccola e la lancia. I Romani lo identificarono ma non totalmente col loro dio Marte.