Antenore (1)

Versione del 28 mag 2011 alle 18:10 di 79.47.207.98 (discussione) (Interpretazioni)

Troiano tra i più saggi, di nobile famiglia. Accolse in casa sua Menelao e Ulisse quando vennero ambasciatori a Troia e invano consigliò a Priamo la restituzione di Elena. Sposato con Teano, ebbe da lei un gran numero di figli (almeno venti), tutti maschi, che presero parte alla difesa di Troia, battendosi con passione; parecchi furono quelli che vi trovarono la morte. Si narrava che Antenore si fosse messo d'accordo con Agamennone per tradire la patria, e perciò la sua casa sarebbe stata risparmiata nell'incendio della città. In ogni caso egli riuscì a mettersi in salvo con la moglie Teano e i pochi figli superstiti. Dopo la distruzione di Troia, sarebbe andato in Libia, ma secondo la maggior parte delle fonti giunse in Italia insieme a Mestle e ai Paflagoni o Eneti, rimasti privi di Pilemene, e qui fondò Antenorea, più tardi chiamata Padova.

Interpretazioni

Nell' Iliade il personaggio di Antenore è contrapposto a quello di Antimaco; il primo vorrebbe la pace, l'altro è un convinto assertore della linea dura: ma mentre i due figli di quest'ultimo fanno vedere tutta la loro vigliaccheria, quelli di Antenore prendono parte ai combattimenti mostrando coraggio e valore (con la sola eccezione di Pedeo, che è figlio illegittimo).

Figli noti di Antenore

Riferimenti letterari

La figura di Antenore nella letteratura postclassica

  • Dante, Divina Commedia. Il poeta chiama Antenora la zona infernale in cui vengono puniti i traditori della patria. Si presuppone dunque che tra di essi ci sia anche il vecchio troiano, benché il poeta non lo incontri nel suo cammino.