Differenze tra le versioni di "Andromeda"

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Figlia di [[Cefeo]], re dell'Etiopia (indicava i paesi a sud dell'Egitto e genericamente l'Africa) e di [[Cassiopea]]. Essendosi la madre vantata che la figlia superasse in bellezza le [[Nereidi]], queste risentite si rivolsero a [[Poseidone]] perché punisse l'oltraggio avuto e [[Poseidone]] mandò un mostro marino a devastare le coste del regno di [[Cefeo]]. Il re, interpellato l'oracolo, ebbe come responso che doveva abbandonare la figlia Andromeda alla mercè del mostro. I genitori, sebbene addolorati, acconsentirono alla brutale offerta anche perché spinti dal popolo rumoreggiante e fecero incatenare la figlia ad uno scoglio. Il fato volle che mentre [[Perseo]] ritornava volando in patria con la testa di Medusa, da lui uccisa, scorse la fanciulla ed incantatosi di tanta bellezza scese e si fece raccontare la storia, saputola si precipitò da [[Cefeo]], offrendosi di liberare Andromeda a condizione che gliela concedesse in moglie. Andromeda in un primo tempo era stata promessa a [[Fineo]], fratello del re, con cui però [[Cefeo]] in seguito aveva litigato: egli dunque fu più che contento di accettare l'offerta di [[Perseo]] e addirittura gli promise la successione al trono, essendosi  [[Perseo]] arrivò giusto in tempo alla spiaggia dove il mostro stava già per attaccare la ragazza, e libratosi in volo con la scimitarra (dono divino) iniziò una durissima lotta dalla quale uscì vincitore. Liberata Andromeda, la riportò a corte dove il padre [[Cefeo]] si affrettò a mantenere la parola organizzando la festa nuziale, quand'ecco arrivare l'ex pretendente [[Fineo]] (nonché fratello del re) che, armi in pugno, voleva far valere i suoi vecchi diritti su Andromeda. [[Cefeo]] cercò invano di far capire al fratello che non era il caso che reclamasse visto che non aveva mosso un dito per liberarla dal mostro. Nacque così una furibonda lotta che, visto il grande numero di seguaci che [[Fineo]] aveva portato con sè, stava per sopraffare [[Perseo]] che allora, estratta dalla sua bisaccia la testa della [[Medusa]], pietrificò tutti i suoi avversari ancora in vita, [[Fineo]] compreso. [[Perseo]] ebbe da Andromeda i seguenti figli: [[Perse (1)|Perse]], [[Alceo (1)|Alceo]], [[Elettrione]], [[Stenelo]] e [[Gorgofone]]. Il figlio [[Perse]] rimase col nonno [[Cefeo]], mentre gli altri fecero ritorno con lui in Grecia.
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Figlia di [[Cefeo]], re dell'Etiopia (indicava i paesi a sud dell'Egitto e genericamente l'Africa) e di [[Cassiopea]]. Essendosi la madre vantata che la figlia superasse in bellezza le [[Nereidi]], queste risentite si rivolsero a [[Poseidone]] perché punisse l'oltraggio avuto e [[Poseidone]] mandò un mostro marino a devastare le coste del regno di [[Cefeo]]. Il re, interpellato l'oracolo, ebbe come responso che doveva abbandonare la figlia Andromeda alla mercè del mostro. I genitori, sebbene addolorati, acconsentirono alla brutale offerta anche perché spinti dal popolo rumoreggiante e fecero incatenare la figlia ad uno scoglio. Il fato volle che mentre [[Perseo]] ritornava volando in patria con la testa di Medusa, da lui uccisa, scorse la fanciulla ed incantatosi di tanta bellezza scese e si fece raccontare la storia, saputola si precipitò da [[Cefeo]], offrendosi di liberare Andromeda a condizione che gliela concedesse in moglie. Andromeda in un primo tempo era stata promessa a [[Fineo]], fratello del re, con cui però [[Cefeo]] in seguito aveva litigato: egli dunque fu più che contento di accettare l'offerta di [[Perseo]] e addirittura gli promise la successione al trono, essendosi  [[Perseo]] arrivò giusto in tempo alla spiaggia dove il mostro stava già per attaccare la ragazza, e libratosi in volo con la scimitarra (dono divino) iniziò una durissima lotta dalla quale uscì vincitore. Liberata Andromeda, la riportò a corte dove il padre [[Cefeo]] si affrettò a mantenere la parola organizzando la festa nuziale, quand'ecco arrivare l'ex pretendente [[Fineo]] (nonché fratello del re) che, armi in pugno, voleva far valere i suoi vecchi diritti su Andromeda. [[Cefeo]] cercò invano di far capire al fratello che non era il caso che reclamasse visto che non aveva mosso un dito per liberarla dal mostro. Nacque così una furibonda lotta che, visto il grande numero di seguaci che [[Fineo]] aveva portato con sè, stava per sopraffare [[Perseo]] che allora, estratta dalla sua bisaccia la testa della [[Medusa]], pietrificò tutti i suoi avversari ancora in vita, [[Fineo]] compreso. [[Perseo]] ebbe da Andromeda i seguenti figli: [[Perse (1)|Perse]], [[Alceo (1)|Alceo]], [[Elettrione]], [[Stenelo (1)|Stenelo]] e [[Gorgofone]]. Il figlio [[Perse]] rimase col nonno [[Cefeo]], mentre gli altri fecero ritorno con lui in Grecia.
 
Andromeda invecchiò al fianco del marito, fino al giorno in cui entrambi vennero trasformati da [[Zeus]] in costellazioni.
 
Andromeda invecchiò al fianco del marito, fino al giorno in cui entrambi vennero trasformati da [[Zeus]] in costellazioni.
  

Versione delle 09:29, 18 apr 2014

Figlia di Cefeo, re dell'Etiopia (indicava i paesi a sud dell'Egitto e genericamente l'Africa) e di Cassiopea. Essendosi la madre vantata che la figlia superasse in bellezza le Nereidi, queste risentite si rivolsero a Poseidone perché punisse l'oltraggio avuto e Poseidone mandò un mostro marino a devastare le coste del regno di Cefeo. Il re, interpellato l'oracolo, ebbe come responso che doveva abbandonare la figlia Andromeda alla mercè del mostro. I genitori, sebbene addolorati, acconsentirono alla brutale offerta anche perché spinti dal popolo rumoreggiante e fecero incatenare la figlia ad uno scoglio. Il fato volle che mentre Perseo ritornava volando in patria con la testa di Medusa, da lui uccisa, scorse la fanciulla ed incantatosi di tanta bellezza scese e si fece raccontare la storia, saputola si precipitò da Cefeo, offrendosi di liberare Andromeda a condizione che gliela concedesse in moglie. Andromeda in un primo tempo era stata promessa a Fineo, fratello del re, con cui però Cefeo in seguito aveva litigato: egli dunque fu più che contento di accettare l'offerta di Perseo e addirittura gli promise la successione al trono, essendosi Perseo arrivò giusto in tempo alla spiaggia dove il mostro stava già per attaccare la ragazza, e libratosi in volo con la scimitarra (dono divino) iniziò una durissima lotta dalla quale uscì vincitore. Liberata Andromeda, la riportò a corte dove il padre Cefeo si affrettò a mantenere la parola organizzando la festa nuziale, quand'ecco arrivare l'ex pretendente Fineo (nonché fratello del re) che, armi in pugno, voleva far valere i suoi vecchi diritti su Andromeda. Cefeo cercò invano di far capire al fratello che non era il caso che reclamasse visto che non aveva mosso un dito per liberarla dal mostro. Nacque così una furibonda lotta che, visto il grande numero di seguaci che Fineo aveva portato con sè, stava per sopraffare Perseo che allora, estratta dalla sua bisaccia la testa della Medusa, pietrificò tutti i suoi avversari ancora in vita, Fineo compreso. Perseo ebbe da Andromeda i seguenti figli: Perse, Alceo, Elettrione, Stenelo e Gorgofone. Il figlio Perse rimase col nonno Cefeo, mentre gli altri fecero ritorno con lui in Grecia. Andromeda invecchiò al fianco del marito, fino al giorno in cui entrambi vennero trasformati da Zeus in costellazioni.

Bibliografia

Fonti Antiche

Riferimenti letterari

La figura di Andromeda nella letteratura postclassica

  • Pierre Corneille, Andromeda, tragedia.

Galleria